Poco tempo per riflettere sul cosiddetto latte versato e subito in campo per preparare la sfida che attende già mercoledì sera, a partire dalle ore 19, allo stadio ‘Marassi’ di Genova, la Fiorentina contro la Sampdoria. Nel day after del primo k.o. stagionale della squadra viola, rimediato sabato scorso al ‘San Paolo’ per mano del Napoli di Ancelotti, vi è stato la volontà di analizzare velocemente gli errori commessi contro la formazione partenopea, ma anche di voltare velocemente pagina perché il calendario dei gigliati lascia poco tempo per riflettere e richiede massima concentrazione di fatto come se German Pezzella e compagni fossero una rosa che disputa le coppe europee. Infatti la Fiorentina di fatto da qui al prossimo 7 ottobre, prossima data in cui il campionato di serie A si fermerà nuovamente per gli impegni delle nazionali, sarà chiamata a giocare ogni tre giorni e la prossima fermata dei viola porta in Liguria, fra poco più di 48 ore, per la disputa della prima giornata di andata non disputatasi per le conseguenze della caduta del ‘Ponte Morandi’ del 14 agosto scorso.

Fattori su cui lavorare Quello che lascia la partita di Napoli nel gruppo gigliato sono tanti piccoli segnali che la macchina cui sta lavorando Stefano Pioli è ancora lontana dal poter girare al massimo: dall’esordio con più ombre che luci di Veretout nel ruolo di centrocampista centrale, alla scarsa incidenza di Giovanni Simeone e di tutta la linea d’attacco che gli è girata intorno, fino alla timidezza evidente del secondo tempo, sono tutti fattori cui bisognerà presto porre rimedio se la Fiorentina vuole fare un salto di qualità e non vivere un’annata fatta di sussulti e strappi senza continuità. In terra campana i viola, scesi in campo con il lutto al braccio per ricordare la scomparsa, avvenuta otto giorni fa, dell’ex Giancarlo Galdiolo, se la sono giocata alla pari per circa un’ora, ma gli ingressi in campo di Edimilson Fernandes e Dabo, non hanno dato la scossa che ci si attendeva, facendo arroccare i toscani nei propri 30 metri, con invece gli uomini allenati da Carlo Ancelotti che hanno trovato in Milik la persona giusta per armare Lorenzo Insigne, quest’ultimo ancora una volta ‘serial killer’ della Fiorentina.

Parola di ds «Peccato per l’errore commesso nel finale che ha portato al gol del Napoli però mi è piaciuta la personalità della squadra – ha analizzato il k.o. contro il Napoli il d.s. gigliato Carlos Freitas -. La loro rete nasce dall’esaltazione della qualità del singolo. Quanto successo fa parte del processo di crescita in un gruppo così ma sono convinto che questi giocatori daranno soddisfazione. Speriamo sempre di non fare errori ma sappiamo che in una partita questi ci possono stare. Pjaca? Se è pronto lo decide il mister. Lui ha a disposizione un gruppo e fa giocare chi vuole. La gestione dei cartellini da parte dell’arbitro? Non commento ma qualche azione è stata giudicata con parametri diversi. Non ho visto una Fiorentina sfiduciata nel secondo tempo – ha proseguito Carlos Freitas -. Il gol del Napoli ha rotto un equilibrio fra le due squadre e una partita che sembrava avviata sullo zero a zero. La rete subita non cambia il mio giudizio, nel primo tempo abbiamo avuto anche forse più chance dei nostri avversari per fare gol.  A Genova affronteremo una squadra difficilissima da affrontare quando gioca in casa sua, come ha dimostrato contro il Napoli. Sarà una partita con un’altra storia». In vista della gara contro la Sampdoria difficilmente i viola potranno recuperare fra i convocati l’infortunato Lafont, alle prese con una lesione al bicipite femorale che ancora sembra lontana dall’essere smaltita, così come l’altro giocatore a mezzo servizio, ovvero l’attaccante Graiciar. Più che possibile il lancio dal 1’ come titolare del croato Pjaca, subentrato a Napoli solo a svantaggio subito, mentre da capire la reazione di Gerson ad una sostituzione che lo ha fatto arrabbiare e non poco, allo scoccare dell’ora di gioco del match del San Paolo.