FIRENZE – Ancora una volta divisi. Questa volta sullo stadio di Firenze. Da una parte Eugenio Giani, dall’altra Stefano Scaramelli. A far discutere l’utilizzo dei fondi Pnrr per la ristrutturazione del Franchi.

“Ammontano a circa 200milioni, dei quali 100 per la ristrutturazione e il consolidamento dello stadio da un punto di vista culturale – ha affermato il presidente regionale -. Gli altri 50 milioni circa per prevenire una situazione di degrado che se lo stadio venisse spostato si creerebbe a Campo di Marte e infine, i restanti 50 per l’attivazione del coefficiente di rivalutazione per l’aumento di costo delle materi prime”. Il governatore ha quindi proseguito: “Tra i nostri 2mila e 920 progetti, plausibili perché sono stati vincitori ai bandi, ce ne poteva essere qualcun altro prioritario, ma per me, se ci attiviamo perché tutto il progetto del Franchi venga acquisito al Pnrr, svolgiamo una funzione utile di restyling di un bene culturale unico in Italia e di prevenzione di un processo di degrado”.

Parole che non hanno convinto il consigliere di Italia Viva: “Siamo consapevoli che tante sono le esigenze anche in ambito sportivo, culturale e soprattutto sociale, ma di fronte una mole di investimento così grande emerge il fatto che ci sono tanti territori della nostra Regione che non l’hanno mai vista”.

E ancora, tanto per rincarare la dose: “Rimaniamo convinti che queste risorse possano essere allocate in maniera differente, qualora debbano essere ridiscusse” e “si potrebbe agire a livello nazionale rispetto alla rimozione dei vincoli, per consentire la volontà degli investitori privati riguardo ad investimenti non soltanto sullo stadio, ma anche in altri settori”.