Il governatore contrario all'autonomia differenziata

FIRENZE – “Un’autentica onda che si trasformerà in cantieri di qui a poco. Anzi, ad oggi l’85 per cento dei lavori che interessano i lavori pubblici, ovvero opere ed impiantisca, è partito e il 40 per cento è già concluso”.

Lo stato dell’arte del Pnrr secondo Eugenio Giani, che ha fatto il punto sulla situazione toscana. Gli investimenti ammontano a quasi 13 miliardi: un contributo diretto di 8 miliardi e 216 mila euro e il resto cofinanziamenti, compresi gli interventi strategici nazionali, su porti e ferrovie, che hanno un impatto sulla regione. Un conto in divenire, con 12.208 progetti ad oggi censiti che potrebbero ulteriormente crescere. E in effetti sono cresciuti, rispetto al report chiuso appena una settimana fa e che costituisce una nuova modalità di rappresentazione analitica e di sintesi degli investimenti e dei lavori in corso, con dettagli per missione e provincia.

“Sono Pnrr, riepiloga il presidente, le linee delle tranvia fiorentina che arriveranno a Campi Bisenzio e a Bagno a Ripoli. E’ Pnrr, a Firenze, la stazione Circondaria in superficie sopra la sotterranea Belfiore per l’alta velocità e la stazione ferroviaria Guidoni, che collegherà tranvia e treni per Pisa. “Ma nel Pnrr – ricorda Giani – ci sono anche interventi ferroviari che riguardano la costa toscana, il doppio binario da Pistoia a Montecatini, tantissimi progetti di rigenerazione urbana, i 93 milioni assegnati agli enti che gestiscono l’edilizia residenziale pubblica, opere di risanamento idraulico con casse di espansione da Pistoia a Figline Valdarno e il potenziamento delle connessioni veloci ad internet da tutta la Toscana”.

Nel dettaglio 1,4 miliardi di euro di fondi e cofinanziamenti saranno investiti su digitalizzazione, cultura e imprese, altri 2,8 miliardi per ambiente, agricoltura e mobilità sostenibile. Su ferrovie e porti saranno concentrati ancora 2,8 miliardi, 1 miliardo e 700 milioni per istruzione e ricerca, un miliardo e 300 milioni su lavoro, sport e coesione territoriale mentre 974 milioni saranno destinati alla sanità. A queste risorse si aggiungono 1,7 miliardi di fondi del Piano nazionale per gli investimenti completamenti ed ulteriori cofinanziamenti.