Un pezzo di plastica in un piatto della mensa scolastica di Pisa. E’ il quinto caso di ritrovamento “insolito” nelle pietanze che si verifica dall’inizio dell’anno. Per questo il Comune di Pisa ha deciso di presentare un esposto contro ignoti alla Procura della Repubblica ipotizzando tra l’altro che si tratti di «un sabotaggio» nei confronti della ditta incaricata del servizio di refezione scolastica.
Il Comune: «Esposto per evitare danni agli utenti» Nell’ultimo episodio alla scuola d’infanzia Haring, spiega l’amministrazione, «un bambino ha trovato nel piatto, vicino ai bocconcini di tacchino a km zero, un piccolo pezzo di plastica simile a quelli delle etichette dei vestiti: si tratta del quinto caso nel giro di 2 mesi». «A Pisa – sottolinea l’assessore comunale alle attività educative, Marilù Chiofalo – abbiamo costruito una maggiore partecipazione e sensibilità, con più trasparenza e comunicazione, e non possiamo escludere che gli episodi siano frutto di emulazione o di gioco incosciente. Ma, a un anno dalla nuova gara (prevista a giugno 2016), si delinea anche un’ipotesi sabotaggio. Vogliamo evitare potenziali danni agli utenti anche perché la maggior parte dei ritrovamenti non sono riconducibili a un problema derivante dalla cucina e dalla preparazione dei pasti. Il Comune fa tutto ciò che gli compete (139 controlli in 103 giorni di refezione), siccome ci sono ipotesi che esulano dai nostri sistemi di controllo ci affidiamo a chi lo fa di mestiere».