FIRENZE – Il 52% dei toscani è indebitato, rivelando che più di uno su due ha debiti e il 38% ne possiede più di uno, secondo lo studio “Kruk: giornata senza debiti” di AstraRicerche, commissionato dalla multinazionale Kruk.
L’indagine è stata condotta in concomitanza con la prima Giornata senza debiti, evento portato in Italia da Kruk, azienda nata a Breslavia nel 1998 e operante in Italia dal 2015. Kruk, attiva nella gestione del credito, si impegna nella diffusione della consapevolezza sui rischi del debito e sulle sue conseguenze economiche, psicologiche e sociali. Catalin Cucu, chief operating officer di Kruk Italia, evidenzia come il debito influenzi non solo l’aspetto economico ma anche quello psico-emotivo, spesso intensificato dallo stigma sociale che porta all’isolamento degli individui.
Allargando l’orizzonte al di fuori dell’Italia, dal 2024 Kruk ha portato la sua esperienza anche in Francia, e nel 2023 celebra dieci anni di attività in Spagna e Italia, proseguendo la sua espansione in mercati come Stati Uniti e Regno Unito. Uno dei principali obiettivi rimane quello di spezzare il tabù del silenzio che circonda il tema del debito: il 55% dei toscani coinvolti nello studio percepisce i debiti come un argomento tabù e il 50% non riesce a discuterne nemmeno con familiari o amici. Le ricerche indicano che le conseguenze del debito sono soprattutto economiche (74%) e psicologiche (59%), come ansia o deterioramento delle condizioni di salute mentale e fisica.
I fattori che spingono al debito includono soprattutto l’acquisto di beni di una certa entità senza disponibilità immediata di liquidità (40%), seguiti dal crescente costo della vita (13%). Infine, Catalin Cucu sottolinea la rilevanza dell’educazione finanziaria, vitale per gestire consapevolmente il proprio indebitamento. Questo consente di mitigare gli impatti negativi sulla vita quotidiana. In Toscana, il 57% teme di esaurire le risorse economiche una volta in pensione, mentre il 42% ancora considera il debito un tabù.
Anche la conoscenza di aziende di recupero crediti è bassa, con il 71% degli intervistati che non ne conosce nessuna. Il 41% attribuisce la responsabilità delle difficoltà finanziarie a fattori esterni come governo e inflazione.