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Cortesi: «L’innovazione è la base del nostro successo» Proprio il celebre nome nato dall’idea di applicare lo stile e la forza della Marina Italiana, al mondo della moda, mercoledì mattina ha intrattenuto ospiti con musica suonata da una violinista straordinaria di origini ucraine, dentro il quadrilatero del Padiglione Spadolini, ma la sera prima la terrazza di Luisa in via Roma a Firenze, era stata la catapulta mediatica per il lancio delle nuove capsule gold, ovvero 100 piumini donna rigorosamente dorati ed in edizione limitata in vendita esclusivamente da Luisaviaroma. «L’innovazione è la base del nostro successo- ha raccontato ad agenziaimpress.it Cortesi a margine dell’evento clou organizzato dalla azienda di cui è a.d. – Investiamo continuamente in prodotti e tessuti nuovi, viaggiamo, studiamo e ricerchiamo le nuove tendenze che ci sono nel mondo e, cerchiamo di trasmetterle con i nostri prodotti. Quest’anno abbiamo fatto questa collaborazione con ‘LuisaviaRoma’ che è sinonimo di tradizione ma anche di innovazione e qualità ed è sempre al top negli anni».
Una nuova vita per gli zaini Massimo Cortesi ed Armata di Mare hanno scommesso su un marchio come Invicta, riportandolo alla luce, dopo il grande boom degli anni ’80, soprattutto con gli i celebri zainetti. «La crisi si combatte con l’innovazione, con la creatività, con il sudore e con il lavoro – ha aggiunto ancora – E’ nella difficoltà che si dà il meglio di sé. Penso che il mio gruppo, il mio staff, la mia squadra, negli ultimi due anni ha creato un business non solo vincente ma che è giusto definire spaziale. Lo zainetto Invicta? Lo uso io, lo fanno i miei figli, chiunque me ne vede portare uno sulla spalla, me ne chiede uno altrettanto uguale. E’un oggetto di culto, uno status simbol, un qualcosa che si tramanda fra le generazioni». Ultima analisi dell’uomo Facib sull’edizione di Pitti Immagine appena chiusasi. «Ho visto entusiasmo, piu’ gente, partecipazione, e calore. Era qualche edizione che non percepivo piu’ sensazioni positive. Oggi invece si può dire che ho visto in questi giorni a Firenze persone che sono tornate a credere nel proprio business».