Incremento delle donazioni di sangue intero dell’1,29%, di 1,22% delle plasmaferesi, di 1,42% delle multicomponenti, il mantenimento dell’autosufficienza di sangue e plasmaderivati e 1.000 nuovi candidati donatori di cellule staminali emopoietiche da midollo osseo. Sono gli obiettivi che la Toscana si è data per il 2013 in tema di donazione di sangue. E mentre oggi si celebra la Giornata mondiale, la Toscana festeggerà la sua giornata il 15 giugno con un vero e proprio “pit stop” del sistema trasfusionale all’autodromo internazionale del Mugello.
Pit stop L’iniziativa sarà l’occasione per fare il punto, con tutti gli operatori del sistema sangue toscano e i volontari delle associazioni (Anpas, Avis, Cri, Fratres), sulla situazione delle donazioni nella nostra regione e sui cambiamenti e le novità messe a punto per rendere il sistema sangue sempre più efficiente, efficace e sicuro. A cominciare, appunto, dalla creazione dell’Officina trasfusionale, una per ciascuna delle tre Aree Vaste, per la validazione e lavorazione delle unità raccolte. Il giorno di avvio sarà proprio domani, e il percorso si concluderà il 30 dicembre 2013.
L’andamento delle donazioni Negli ultimi 10 anni le donazioni sono state in costante aumento: dalle 175.727 del 2001 alle 248.479 del 2012 (con una notevole crescita anche rispetto al 2011: 245.525). «Il nostro è un sistema solido – dice Simona Carli, direttore del Centro regionale sangue – che anche nel 2012 ha visto crescere le donazioni totali dell’1,2% rispetto all’anno precedente, con un indice di donazione (numero di donazioni per 1.000 abitanti tra 18 e 65 anni) di 106, cresciuto di due punti rispetto all’anno precedente, indicatore importante che testimonia l’attitudine di un territorio a donare. E’ doveroso segnalare però – aggiunge Carli – che permane un’eccessiva variabilità tra le varie aziende e che è ancora necessario uno sforzo in alcune zone». Il plasma inviato alla lavorazione industriale per la produzione di farmaci plasmaderivati nel 2012 è stato di 72.930 kg, con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente, risultato che ha consentito alla Toscana di posizionarsi al primo posto tra le grandi regioni.