Ora è davvero finita. La sconfitta in gara-5 contro l’EA7 chiude la stagione di Pistoia. Una stagione fantastica, straordinaria nel senso letterale del termine, irripetibile per molti aspetti, esaltante per tutto l’ambiente.
Gara-5 a Milano L’ultimo atto della serie fotografa benissimo la Giorgio Tesi 2013-2014: la squadra di Moretti non ha mollato davvero mai, nonostante Milano abbia mostrato tutto il suo talento – ma è stata costretta a farlo dalla stessa GTG -, e senza Galanda e con Daniel limitato dai falli sotto canestro si è fatta durissima. Pistoia ha tenuto mentalmente fino alla sirena anche senza più energie a disposizione. Ha costretto, come ha detto Moretti, l’Olimpia a giocare ad un livello di Eurolega per superare il turno. Meini e Cortese, dopo i buoni tiri presi ma sbagliati in gara-4, hanno mostrato carattere e nessuna paura facendo capire che Pistoia non è e non è stato solo il quintetto americano.
Futuro pistoiese Da domani si comincerà a pensare al futuro e al prossimo campionato: scegliere chi prenderà il posto di Moretti, se davvero dovesse andare via con destinazione Roma come viene scritto da giorni, e quali giocatori prendere visto che presumibilmente gli yankee vorranno monetizzare lo splendido campionato fatto. Ma da domani: perché oggi è ancora giorno di festa e di ringraziamenti.
L’ultima partita di Giacomo Galanda Chiusura doverosa per colui che ieri ha vissuto l’ultima partita di una carriera meravigliosa: Giacomo Galanda. Dopo 21 anni, 4 medaglie con la Nazionale, 3 scudetti e un’infinità di battaglie combattute, Gek saluta il parquet. Cosa farà non si sa ma la speranza è che rimanga a contatto con il campo: di uno come lui il basket italiano ha profondamente bisogno.