Di svegliarsi dal sogno la Giorgio Tesi non ne vuole proprio sapere. Dopo aver allungato la serie vincendo Gara 3, Pistoia si è ripetuta in un deja vù anche nel quarto atto della serie. Andamento della gara molto simile a quella di 48 ore prima. Primo quarto equilibrato, Milano allunga nel secondo quarto – +16 all’intervallo -, Pistoia trova un mini break nel terzo periodo, l’EA7 va in tilt e la GTG ne approfitta per rimontare, sorpassare e vincere. Guidata da un Wanamaker travolgente e letteralmente immarcabile.
Entusiasmo pistoiese È una brutale sintesi ma rende l’idea di cosa sia successo nella bolgia del PalaCarrara. In Gara 4, però, ci sono stati due fattori particolari che rendono il successo della banda Moretti ancora più entusiasmante. Innanzitutto l’espulsione di Gentile e Washington: ovvio che il peso delle due assenze fosse potenzialmente diverso. E invece l’espulsione del capitano milanese ha reso più nervoso l’ambiente meneghino mentre quella dell’ala di New Orleans ha dato ancora più forza mentale ai padroni di casa. Poi due dati statistici, in controtendenza rispetto ai dati stagionali: Pistoia ha chiuso con soli 2 assist e 5 rimbalzi offensivi. Eppure l’attacco nel secondo tempo non è stato quasi mai poco fluido. Significa allora che, ad esempio, Wanamaker e Gibson hanno realizzato i loro canestri vincendo l’1 contro 1 con le guardie milanesi. E significa, più in generale, che Pistoia ha vinto trovando risorse nel momento in cui due punti forti sono stati limitati dalla difesa di Milano.
Verso la bella in Lombardia Chi raggiungerà Sassari in semifinale verrà deciso in Gara 5: può realmente succedere di tutto. Perché il maggior talento di Milano viene compensato dall’entusiasmo di Pistoia – che ha Wanamaker in dubbio per un problema muscolare – e dalla pressione che la stessa Olimpia ha. Da come la gestirà dipenderà l’esito di questa serie.