Sulla Valutazione d’impatto ambientale per il masterplan di Enac per l’aeroporto di Firenze «noi parleremo col parere che darà la Giunta in via definitiva nei prossimi giorni, la prossima settimana. Ci sono anche altri problemi, richieste di modifiche, condizionamenti. Noi siamo convinti che la pista dell’aeroporto vada sistemata nel quadro di una risistemazione di tutta l’area, come prevedeva la nostra delibera approvata in Consiglio regionale». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sul parere a non procedere, espresso dagli uffici del nucleo di Via regionale.
La Conferenza dei servizi «Non ho letto il lavoro degli uffici – ha aggiunto il Governatore della Toscana – lo farò, so cosa dobbiamo fare per arrivare a risolvere positivamente la questione. I tecnici hanno espresso un parere negativo su un progetto. Valuteremo e faremo sapere l’opinione della Giunta che terrà conto di un progetto più complessivo che è quello approvato dal Consiglio regionale, che prevede interventi relativamente non solo alla pista, ma a tutta una serie di interventi». Rossi ha anche sottolineato come «questi pareri finiscono a Roma, dove c’è la conferenza dei servizi».
Il carico urbanistico L’integrazione al Pit, approvata dal Consiglio regionale e che prevede il potenziamento di Peretola e il parco della Piana fiorentina, ha detto ancora il governatore, «diversamente da quello che qualcuno si ostina a pensare non è soltanto la ricollocazione della pista o la sua lunghezza, ma è un intervento di carattere globale che vuole ridurre il carico urbanistico, migliorare la mobilità, preservare parchi, quindi anche risolvere alcune soluzioni che dal punto di vista dell’impatto ambientale possono essere migliorate. Una presenza più puntuale dell’aeroporto di Firenze nella sua rimodulazione, nella zona della Piana fiorentina, comporta oggettivamente che si riduca, fino al punto di rendere non possibile, la lottizzazione di Castello – ha concluso Enrico Rossi –. Questo è un bel contributo alla riduzione del carico urbanistico in quella zona. Quindi, non ci si può limitare ad un aspetto, ma la questione va vista in termini più generali. Ci stiamo lavorando».