PISA – Un nuovo patto per la Pisa per il rilancio del turismo dopo la crisi della pandemia. È questa la sintesi del convegno di questo pomeriggio organizzato dal Comune di Pisa intitolato “Pisa e il turismo: strategia per la ripartenza”.

Nel corso dell’incontro è stata presentata al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e agli operatori turistici il Piano di sviluppo turistico di Pisa e la nuova campagna di promozione. Il ministro Garavaglia al suo arrivo in città ha visitato il Museo delle navi antiche di Pisa, incontrando gli operatori del settori turistico, e poi il nuovo museo dell’Opera Primaziale Pisana.

 « La visita in città del ministro Garavaglia – ha detto il sindaco di Pisa Michele Conti – è particolarmente gradita in questo momento di ripartenza e un segnale di attenzione alle città come Pisa che custodiscono la storia, l’identità, la cultura del nostro grande Paese. Pisa è una città d’arte con vista mare che offre ai turisti la possibilità di coniugare il tour delle bellezze cittadine alla ricerca di esperienze turistiche connotate da una dimensione naturale e da una maggiore prudenza, comportamenti suggeriti dall’esperienza della pandemia e dai distanziamenti imposti.  Va rilanciato il turismo e in questo senso invito il Ministro a ragionare su una proposta che ho già fatto, e che ritengo strategica, di un maggior ruolo delle Camere di Commercio come strumento per la promozione dei territori, perché le Regioni hanno dimostrato di non saper valorizzare le specifiche peculiarità di ogni territorio. Le Camere di Commercio sono ancora presenti in ogni provincia ed hanno al loro interno le competenze necessarie e le relazioni con il tessuto economico locale col quale è imprescindibile lavorare in sinergia per una promozione davvero incisiva e consapevole. Credo sia necessario per il Governo un confronto con i Sindaci delle città d’arte e turistiche al fine di impostare insieme un nuovo modello di governance del turismo che riconosca alle autonomie locali un ruolo centrale nella promozione del prodotto turistico, opportunamente sostenute con risorse adeguate. È poi di fondamentale importanza, per questo periodo post pandemia, lavorare per far ripartire economicamente la filiera turistica. In questa direzione reputo ottima la proposta del Ministro Garavaglia sull’istituzione del superbonus per gli operatori che intendano investire sulle loro strutture facendo conto su risorse nazionali ottenute con procedure semplificate. Una strada da provare a percorre è invece, sul lato dell’utenza, prevedere sgravi fiscali e incentivi. Faccio una proposta: verificandone la fattibilità e mettendoci risorse, andrebbe permesso di portare in detrazione dalla dichiarazione dei redditi dei cittadini una quota della spesa per soggiorni climatici, termali e turistici. L’altro fronte su cui lavorare è incentivare il turismo interno ed europeo, con un’adeguata promozione internazionale che il Ministero deve coordinare ma anche rafforzando il sistema della mobilità valorizzando l’utilizzo delle infrastrutture esistenti come, nel nostro caso, l’Aeroporto di Pisa e il Porto di Livorno, per portare in città e sulla Costa Toscana più persone curiose di conoscere i nostri territori».

Al convegno è intervenuto il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella. «L’incontro di oggi – ha dichiarato il Rettore – è stata una grande occasione per la nostra Pisa.  L’opportunità per gettare le basi di un nuovo patto per la città che veda assieme Università, Comune e operatori per un rilancio del turismo che parta da strategie condivise e da un aggiornamento del nostro sistema turistico. In questo il nostro Ateneo può e vuole fare molto. Non solo formando professionisti di nuova generazione attraverso il Corso di laurea in Scienze del turismo. Ma anche realizzando, come già facciamo per altri settori della nostra economia, corsi di formazione e di aggiornamento per chi già opera in ambito turistico. Senza contare che anche la nostra comunità universitaria, se adeguatamente incentivata, potrebbe ricoprire un ruolo strategico per lo sviluppo di questo settore della nostra economia».

Ha portato i saluti dell’Opera Primaziale Pisana il presidente Piefrancesco Pacini. Sono intervenuti anche  il professor Alessandro Tosi, delienando alcune riflessioni per un nuovo turismo post pandemia, e il professor Andriano Fabris, sulla centralità dei luoghi sacri per un rilancio del turismo.

Nel suo intervento, l’assessore al turismo, Paolo Pesciatini, ha illustrato il Piano di Sviluppo turistico e lanciato la nuova campagna di promozione turistica che sarà attiva fino al prossimo dicembre. «Serve una strategia di sviluppo turistico – ha detto Pesciatini – che rafforzi la competitività della città, promuovendo una nuova modalità di fruizione, basata sul rinnovamento e sull’ampliamento dell’offerta, con l’obiettivo di consentire alla città di consolidarsi come destinazione turistica, sintetizzabile nello slogan: “Pisa is much more”! Pisa è molto di più. E proprio questo è il titolo della campagna di comunicazione, tutta digitale, che sarà attiva fino all’inverno per presentare, raccontare e fare scoprire tutti gli splendidi luoghi della città e del litorale, rivolgendosi a target specifici».

Sul Piano di Sviluppo Turistico, l’assessore Pesciatini ha proposto agli operatori del settore la definizione di «un patto tra il pubblico e il privato, che consenta a Pisa di affermarsi come merita in un contesto turistico mondiale che corre veloce e che, quando gli effetti di questa pandemia saranno finiti, farà emergere nuovi scenari con nuove esigenze dei viaggiatori».

 Il Piano indica i traguardi possibili da raggiungere e le attività da svolgere. In modo da proporre Pisa come una destinazione poli-prodotto, organizzata in una rete interconnessa di offerta e servizi efficienti, innovativi, sostenibili, che deve fondarsi sulla cooperazione e il coinvolgimento delle istituzioni e degli attori locali. Pesciatini ha anche annunciato, a breve, la convocazione di tavoli di ascolto e condivisione. «Tavoli di lavoro – ha detto – in grado di raggiungere nuovi segmenti di domanda e favorire l’aggregazione degli operatori per creare offerte commerciali integrate».