PISA – Dopo due anni di sospensione a causa del Covid, 100.000 lumini a cera (in vernacolo “lampanini”), sono tornati ad illuminare i 140 palazzi che si affacciano sui Lungarni di Pisa. Dalla metà di maggio sono iniziate le operazioni di allestimento dei quasi 20 chilometri di “biancherie” (telai in legno dipinti di bianco).
La tradizione della “Luminara” di Pisa affonda le sue radici nel Medioevo, se si considera che il primo documento storico attestante la Luminara risale al 1337. In epoca moderna si fa risalire la ricorrenza alla festa cittadina voluta nel 1688 da Cosimo III de’ Medici per celebrare la collocazione in Duomo dell’antica urna contenente il corpo di Ranieri degli Scaccieri, primo santo laico, morto nel 1161. Da allora, ebbe inizio la triennale illuminazione di Pisa che, poi nell’Ottocento, prese l’antico nome di Luminara.