PISA – Tagliati fuori. E’ l’allarme lanciato rispetto a quanto sta accadendo all’Università di Pisa da Claudio Colaiacomo, vice presidente con delega alle relazioni istituzionali del gruppo olandese Elsevier, editore di testate in ambito medico e scientifico.
Secondo Colaiacono l’Universita’ di Pisa avrebbe deciso di tagliare la sottoscrizione a gran parte di queste riviste.
“Le università nel mondo hanno accesso a riviste come Lancet, Nature e Cell Press, per citare le più note, in forma elettronica per pubblicare nuove ricerche e per rimanere aggiornati. L’accesso a questa forma di comunicazione è un elemento fondante del fare ricerca”, dice lo studioso all’edizione pisana de La Nazione.
“Mi aspetto un impatto negativo sui ranking internazionali perché essi si basano in gran parte sulla quantità e qualità di ricerche pubblicate su riviste di prestigio. Inoltre il ministero dell’Università e della ricerca stila una valutazione della qualità della ricerca scientifica, sia per la distribuzione di fondi che per l’avanzamento delle carriere dei professori”, prosegue Colaiacomo.
“In questi anni l’ateneo ha pubblicato quasi 6000 ricerche. Quasi la metà di queste sono frutto di cooperazione internazionale e il 4% di collaborazione con il settore privato, un segno forte di come l’ateneo sia un veicolo di innovazione sia a livello nazionale che locale. Non a caso quasi 800 brevetti nel mondo citano ricerche dell’ateneo pisano”.