Corsi d'acqua sorvegliati speciali dopo le insistenti piogge che si sono abbattute sulla Toscana. La pioggia ha provocato frane e smottamenti nell'Aretino e in Versilia. In ogni modo, la situazione sembra complessivamente sotto controllo, sebbene perseveri ancora lo stato di allerta meteo (leggi). «Nell'ultima settimana – spiega la Provincia di Firenze – le precipitazioni sono state abbondanti su tutta la regione, concentrandosi in particolare lungo il bacino dell'Arno nella fascia centrale della Toscana che va dal mare verso la provincia di Arezzo: sul territorio di competenza del Consorzio, solo nelle ultime 48 ore, si sono registrate cumulate fino a circa 90 mm cadute per fortuna con regolarità, senza che si verificassero fenomeni particolarmente intensi e concentrati, noti anche come “bombe d'acqua”».
 
Situazione complessivamente sotto controllo La regolarità delle piogge ha determinato l'innalzamento graduale dei livelli dei corsi d'acqua principali che nella mattinata stanno raggiungendo portate considerevoli. «Nonostante la situazione sia al momento assolutamente sotto controllo – prosegue la nota -, i tecnici del Consorzio continueranno la loro opera di verifica del regolare funzionamento delle opere idrauliche su tutto il territorio, pronti ad affrontare eventuali criticità locali che dovessero presentarsi».
 
Le emergenze Le uniche criticità fin'ora registrate provengono dall'aretino e da alcune parti della Versilia. E' stato di emergenza nel comune di Castelfranco di Sopra (Arezzo) dove, a seguito delle piogge, si sono verificate tre gravi frane tanto da indurre il sindaco Rita Papi a chiedere lo stato di calamità naturale e l'intervento della Protezione civile. La strada provinciale del Botriolo, principale via di comunicazione per raggiungere il paese, è chiusa al traffico, a causa di profonda frana che impedisce il transito ed il collegamento verso i presidi sanitari e i servizi del fondovalle. Danni per la pioggia abbondante anche in Versilia dove si sono verificati alcuni smottamenti con la caduta di terra sulle strade. Alcune abitazioni sono rimaste isolate nei Comuni di Seravezza, Massarosa e Camaiore e i residenti sono stati fatti sgomberare.

Tracima il Lago di Massaciuccioli Le continue piogge dei giorni scorsi hanno creato una situazione critica attorno al Lago di Massaciuccoli che già ieri ha visto salire il livello dell'acqua fino a 41 centimetri al di sopra del livello del mare. Nonostante l'accensione tempestiva dell'impianto idrovoro della Bufalina che scolma al ritmo di 10.000 litri al secondo, le piogge hanno fatto salire ancora i livelli del lago. Gli effetti della piena si cominciano a fare sentire: si registrano tracimazioni del lago in località Quiesa (in zona agricola non abitata); lungo la via della Costanza, in bonifica, c'è stato anche un sifonamento della vasca di cacciata dell'impianto idrovoro Massaciuccoli Pisano (quello che venne completamente allagato durante l'alluvione del 2009). Il sifonamento è stato subito tamponato con il riporto di terra. Il consorzio sta mettendo 1000 ballini di sabbia sugli argini di Quiesa dove il lago è tracimato, per contenere la situazione e ha avvisato con una procedura di emergenza i sindaci di Massarosa e Vecchiano, le Prefetture e le Province di Pisa e Lucca perché prendano le loro valutazioni nell'ambito delle proprie competenze di Protezione civile.

Monitoraggi costanti in Val d'Era Il maltempo accende la massima attenzione su tutto il reticolo idraulico della Valdera e del Valdarno. La perturbazione ha interessato nelle ultime 24 ore tutto il comprensorio di bonifica gestito dal Consorzio di Bonifica Val d'Era facendo registrare mediamente delle cumulate di pioggia dell'ordine dei 30 mm, con punte di cumulata pari a 55 mm a Casciana Terme e di 72 mm a Terricciola. Tutto il reticolo idrografico è pertanto interessato dal significativi valori di portata: Fiume Era all'idrometro di Capannoli registrava alle 10 un'altezza di 6,89 m in crescendo, prossima al primo livello di guardia; Fiume Cascina all'idrometro di Ponsacco ha fatto registrare alle 7.30 del mattino un picco massimo di 4,28 m, ora la piena e' nella fase calante e si registra alle 10 circa 3,60 m; Torrente Roglio all'idrometro di Forcoli registrava alle 10 un'altezza di 3,46 m in crescendo; Torrente Egola all'idrometro di Fornacino ha fatto registrare alle 7.45 del mattino un picco massimo di 3,25 m, ora la piena accenna ad un inizio di fase calante. Una squadra di tecnici consortili e' sul territorio che sta monitorando da vicino il reticolo idrografico, in stretto contatto con volontari delle associazioni di San Miniato, Pontedera e Ponsacco per registrare direttamente sul posto l'insorgere di eventuali criticità. Nella zona del Valdarno sanminiatese tutto il reticolo idrografico di acque basse, avente recapito in Arno il quale fa registrare anche esso delle altezze liquide significative, e' in stato di sofferenza, ma, per ora, sotto controllo.