il parco di Ciclilandia a Tirrenia

PISA – Ormai è un’emergenza ambientale. Le nostre pinete sono a rischio se non si interviene per tempo per arginare la diffusione di un insetto che ne succhia la linfa e, di fatto, le uccide.

Tra le tante emergenze, ci mancava pure questo piccolo insetto proveniente dal nord America, “cocciniglia tartaruga” (Toumeyella parvicornis), innocuo per la salute di persone e animali, ma estremamente pericoloso per la sopravvivenza dei pini domestici. Da solo può mettere a rischio le pinete di intere zone e modificarne rapidamente l’aspetto. Tra le conseguenze immediate la produzione enorme di melata fino a quando l’insetto succhia tutta la linfa alla pianta e la porta alla morte.

Nel Lazio ad esempio, la pineta della tenuta presidenziale di Castelporziano, una delle più belle d’Italia, o quella di Castel Fusano, sono state quasi distrutte. Si parla di migliaia di esemplari abbattuti. E in poco tempo (poco più di un anno). Nella riserva di Monte Mario sarebbero 400 le piante abbattute.

In Toscana già dall’estate scorsa ne erano stati segnalati alcuni focolai nella pineta di Tirrenia a Pisa, parco di Ciclilandia (circa 45mila metri quadrati di proprietà comunale) portati chissà da chi e come. Immediati i primi interventi fitosanitari diretti sui pini domestici già infestati.

Il Comune di Pisa è già intervenuto nelle le aree pubbliche come parchi e giardini comunali di Tirrena e Marina di Pisa, eseguendo trattamenti endoterapici a 178 pini a Tirrenia e 48 pini a Marina di Pisa, per un totale di 226 pini. Sempre il Comune, nelle aree verdi periurbane a margine dell’abitato costituite da boschi e pinete, ha dato incarico a due ditte specializzate che hanno iniziato proprio in questi giorni i trattamenti ai pini malati, partendo dalla parte nord del territorio costiero (Marina), per evitare che la Cocciniglia si possa propagare al di là dell’Arno, andando a colpire i pini del Parco di San Rossore. Le piante sottoposte a trattamento endoterapico nelle zone boschive sono complessivamente 800, per un investimento del Comune di 70mila euro.

Ben visibile il foro per il trattamento fitosanitario

Rimane il problema delle piante in aree private. E per questo il Comune rivolge un appello ai proprietari dei terreni e giardini che rientrano all’interno delle aree focolaio individuate a Tirrenia.

Assessore Raffaele Latrofa, Nicola Musetti, Sindaco Michele Conti

«Si tratta di un insetto molto aggressivo – ha detto stamani il sindaco di Pisa, Michele Conti – che aggredisce i nostri pini domestici. Appena ci siamo accorti del problema, lo scorso anno, abbiamo allertato il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana, che è intervenuto e ha individuato le aree tra Marina e Tirrenia interessate dalla presenza della “cocciniglia tartaruga”. Comune di Pisa e Regione Toscana, che invito a mettere più risorse per affrontare questa emergenza ambientale, stanno facendo la loro parte ma c’è bisogno della collaborazione di tutti, compresi i privati, già avvisati per lettera, affinché sia debellato questo insetto dal territorio e sia preservato il nostro patrimonio arboreo».

«Invito tutti i cittadini che hanno ricevuto la lettera del Sindaco – ha spiegato l’assessore al verde pubblico, Raffaele Latrofa – a seguire rigorosamente le indicazioni in essa contenute, e chi non l’avesse ricevuta ma sospetta della presenza dell’insetto a contattare immediatamente il servizio fitosanitario regionale. È, infatti, necessario tenere alta la guardia perché si tratta di un fenomeno che in altre regioni di Italia ha determinato veri e propri disastri. Fin dall’inizio abbiamo preso contatti con la Regione Toscana, tant’è che quest’anno siamo già al secondo ciclo di interventi, seguendo poi alla lettera il protocollo elaborato dalla stessa che prevede trattamenti fitosanitari per gli alberi che hanno un fusto di diametro superiore ai 15 centimetri e l’eradicazione per quelli con diametro inferiore».

Come si riconosce la cocciniglia tartaruga? Si può vedere sugli aghi e sui rametti dei pini dalla presenza di uno strato nero e appiccicoso e dall’aspetto dell’insetto che somiglia a piccole tartarughe di colore rossiccio. In questo caso è possibile contattare gli uffici del Servizio fitosanitario regionale (tel. 055.4386780 e-mail: cocciniglia.tartaruga@regione.toscana.it).