La rassegna ‘Piccolo Sipario’ dedicata ai bambini del Teatro Bolognini di Pistoia vede a febbraio due spettacoli: il 17 (ore 16) “Sherlock Holmes” per la regia, drammaturgia e coreografie di Angelo Pedroni e Francesca Pennini, con Simone Arganini, Giulio Santolini, Daniele Bonaiuti e Roberto De Sarno (fascia d’età indicata: 8-11 anni). L’idea che guida le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciare quella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock Holmes, il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, si reincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi della curiosità infantile, l’applicazione rigorosa e nello stesso tempo umoristica del metodo deduttivo è lo strumento di un viaggio di scoperta e investigazione di quel pezzo di mondo, di quel vero e proprio microcosmo che è il teatro.
Babar a teatro Il 21 febbraio, invece, sempre alle 16 c’è “L’elefantino Babar – Stora della signora Sofia e del suo piccolo elefantino”, di e con Rossana Gay e Tommaso Taddei; età consigliata 4-10 anni. La storia narra di Babar, un giovane elefante che rimasto senza mamma nel cuore di una foresta selvaggia, fugge e arriva in una grande città. Qui trova accoglienza presso la casa di un’anziana ricca signora che rapidamente trasforma l’orfanello in un perfetto cittadino, civilizzato, scolarizzato, ben vestito ed educato. Da questa nuova vita però Babar non riesce a cancellare la nostalgia delle proprie origini tanto che, dopo un incontro fortuito con i suoi cugini elefanti, decide di tornare nella giungla. All’arrivo viene informato della morte del sovrano e immediatamente, grazie alla sua speciale esperienza mondana, incoronato Re dai saggi della foresta.Lo spettacolo rovescia la storia partendo dal personaggio della vecchia signora Sofia, una famosa musicista rimasta sola con il suo maggiordomo in uno stato di malinconico smarrimento. La perdita di Babar l’ha resa inconsolabile e, non trovando pace, costringe il povero Taddeo a ripercorrere le vicende del suo amato elefantino.