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Il rischio di spopolamento delle aree interne del Paese si può scongiurare. L’esodo degli abitanti dei piccoli Comuni italiani verso i centri di maggiori dimensioni è un fenomeno che deve mettere allarme, ma non rappresenta un destino ineludibile. Ne sono convinti gli amministratori dei 5591 piccoli Comuni italiani, che si incontreranno a San benedetto del Tronto, il prossimo venerdì 30 Giugno, per la XVII conferenza nazionale dei piccoli Comuni dell’Anci.

Ad alimentare la prospettiva di un ‘controesodo’ verso le aree interne, che rappresentano il 54% del territorio nazionale, una serie di fattori che ruotano intorno alla valorizzazione delle politiche di coesione e sono confermati dai dati elaborati proprio dall’Anci, che ha seguito un gruppo di Comuni nei processi di trasformazione demografica degli ultimi otto anni, tra il 2008 e il 2016.

Ebbene, esiste un 10% dei piccoli Comuni italiani, 581 enti per l’esattezza, che fa registrare un incremento medio della popolazione del 9,7%. Una percentuale che tra l’altro supera di 3 volte il trend, negativo in questo caso, dello spopolamento degli altri piccoli Comuni, che restano comunque la maggioranza assoluta (il 90%).

Nei borghi dove la popolazione aumenta, hanno notato i ricercatori dell’Anci, aumenta anche il reddito imponibile, che supera la media nazionale di quasi due punti percentuali, e la presenza di residenti stranieri è più alta che negli altri piccoli Comuni. Si tratta per la maggior parte di Comuni prossimi alle aree urbanizzate del Paese, ma un buon numero (201 su 581) si trovano nelle aree interne.

Tutti indizi che, insieme agli altri dati che verranno presentati e discussi nel corso dell’Assemblea, forniscono gli strumenti per la costruzione di un’Agenda per il controesodo, che verrà messa a punto grazie al lavoro e al contributo degli amministratori locali nel corso dell’assise.

La tendenza va invertita a partire dai territori che più hanno subito e subiscono gravi danni da eventi sismici e per il dissesto idrogeologico. In questo senso non è un caso se la conferenza annuale dei piccoli Comuni si svolgerà nelle Marche, una delle regioni maggiormente danneggiate dal terremoto.

All’evento prenderà parte il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Insieme a lui, agli amministratori dei piccoli Comuni italiani e ai rappresentanti istituzionali della regione, alcuni dei maggiori stakeholders nel campo dello sviluppo delle aree interne. Sono stati invitati i ministri Enrico Costa (affari regionali) e Marco Minniti (interno).