Dopo l’apertura ufficiale della stagione estiva (il 3 giugno, con l’Aperipasseggino e la musica dei Jazz and Eggs), il Giardino dell’Orticultura parla di cinema mercoledì 4 giugno con una serata dedicata ai piccoli film dei grandi registi. “Il Giardino del cinema… corto”, curato dall’Associazione Rive Gauche-Artecinema, propone quattro cortometraggi e quattro registi
Dai premi Oscar agli “esordienti” dietro la macchina da presa C’è “Il sorriso di Diana”, corto parte del film a episodi del 2002 “Sei come Sei”, diretto da Luca Licini, che all’epoca era uno dei sei esordienti che diressero il film. Nei 12 anni trascorsi da quel 2002, Licini è diventato campione d’incassi con “Tre metri sopra il cielo” e nome importante della commedia al cinema italiana. C’è Valeria Golino con “Armandino e il madre”, la prima volta dell’attrice napoletana dall’altra parte della macchina da presa. C’è Tim Burton, il regista delle favole nere e strane, con “Vincent” (1982), la storia di un bambino che crede di essere Vincent Price (e a fare da voce narrante alle sue avventure c’è proprio Price), che fa esperimenti sul suo cane Abercrombie e che ha un’adorazione per Edgar Allan Poe. Vincent sarà il film che aprirà la parte più incredibile della carriera di Burton, la prima opera di una filmografia che lo consacrerà tra le stelle “alternative” di Hollywood e lo porterà. Ci sono, infine, due italiani che hanno vinto l’Oscar: Gabriele Salvatores, Oscar al miglior film straniero nel ’91 con “Mediterraneo”, con “Stella”, e Paolo Sorrentino, fresco di Academy Award con “La grande bellezza”, con “La notte lunga”.