Vi ricordate la Fiorentina bella, divertente e spumeggiante di giovedì scorso contro la Dinamo Kiev? Difficile cancellare il ricordo di una squadra che si è qualificata per contendersi, insieme ad altre tre formazioni, la seconda competizione per club a livello continentale, ed invece la rosa gigliata guidata da Vincenzo Montella è riuscita nell’impresa, rimediando poche ore fa la seconda sconfitta consecutiva casalinga in campionato, la terza nel giro di due settimane. Un tracollo inaspettato e sorprendente, che è arrivato per mano soprattutto di un carneade, Duje Cop, attaccante croato classe ’90 del Cagliari, che si è infilato fra le maglie difensive della formazione viola come fossero burro, lasciando amarezza piena nei tifosi gigliati, che hanno subissato di fischi a fine partita una squadra, quella capitanata da Manuel Pasqual, che rimane si incollata al sesto posto, ma lontanissima dalla qualificazione diretta in Europa League, condizione determinante sia per i soldi che arriverebbero sicuri dalla qualificazione alle prossime coppe europee, ma soprattutto dalla partecipazione all’International cup, torneo a cui la Fiorentina è stata invitata ed oltre ad essere itinerante nel vecchio continente, porterebbe grandi incassi per la vendita di biglietti, merchandising e cessione dei diritti televisivi.
Rotazioni che non hanno funzionato Non è servito stavolta un turnover tutt’altro che massiccio da parte di Vincenzo Montella, che di fatto ha lasciato in panchina pochissimi reduci dalla sfida valida per i quarti di finale di ritorno di Europa League quali Mario Gomez, Mati Fernandez, Joaquin e Gonzalo Rodriguez, per dare le giuste motivazioni a quei calciatori che devono guadagnarsi il possibile riscatto a fine stagione, perché attualmente in prestito nella rosa gigliata, quali Gilardino e Diamanti ad esempio. Dopo un lungo vertice nel post gara, e con il patron Andrea Della Valle che ha lasciato furioso il Franchi prima del triplice fischio finale, hanno preso la parola, oltre a Vincenzo Montella, prima il direttore sportivo Daniele Pradè e poco dopo il capitano viola Manuel Pasqual.
I commenti post-partita «Siamo un gruppo sano, compatto, che ha voglia di fare e non si può imputargli nulla sotto il profilo del sacrificio – ha spiegato Pradè -. Se non vengono i risultati ci saranno delle motivazioni, le scopriremo insieme all’allenatore. Vogliamo finire bene anche il campionato, sappiamo quanto è importante arrivare quarti o quinti, ma niente ci è precluso. Ripartiamo però da una prestazione brutta dopo quella di stasera. Se il pubblico ci ha fischiato ha pienamente ragione perché abbiamo fatto una prestazione al di sotto delle nostre qualità, con un approccio sbagliato ma dal primo allenamento la analizzeremo». Sui social network scatenati i tifosi viola che hanno invitato la società a mandare in ritiro l’intera rosa della Fiorentina. «Se bastasse andare in ritiro per vincere le partite, questa soluzione sarebbe adottata sempre da tutte le squadre: a partire dalla Juventus che è prima fino al Parma che è ultimo – ha sottolineato il capitano gigliato Manuel Pasqual –. Qualcuno fa questa richiesta perché pensa al Napoli che dopo esserci andato, adesso è reduce da una serie di risultati positivi ma lì la decisione era nata perché qualcuno faceva tardi la sera mentre qui siamo un gruppo responsabile e ci rialzeremo tutti insieme come abbiamo già dimostrato di fare in passato». «Noi siamo in ritiro continuamente visto che la squadra gioca una partita ogni tre giorni – ha aggiunto Daniele Pradè –. Tante volte è meglio avere uno scarico mentale e far si che i giocatori possano passare del tempo con le proprie famiglie che un ritiro. Se ci fossero stati atteggiamenti sbagliati da parte del gruppo o saputo che i calciatori hanno degli atteggiamenti non professionali sarebbe stato un altro discorso. Ribadisco che questo è un gruppo sano che negli ultimi tre anni ci ha dato tanto e dobbiamo continuare a credere ai tantissimi obiettivi che abbiamo da qui a fine stagione. Vivo tutti i giorni la Fiorentina da dentro e so quello che questo gruppo può dare. Ci prendiamo i fischi e le responsabilità dopo questa sconfitta ma da martedì torneremo in ritiro in vista della gara contro la Juventus».
Prossimi impegni viola All’orizzonte per la Fiorentina proprio la sfida ai prossimi campioni d’Italia allo ‘Juventus stadium’. «Con i bianconeri sarà una partita complicatissima, hanno speso tanto contro il Monaco. Anche noi abbiamo speso tanto a livello mentale contro la Dinamo Kiev ma è umano averlo pagato oggi. – ha concluso il d.s. gigliato -. Non è una giustificazione però. La proprietà? Ha già investito 300 milioni di euro in questo club, e’giusto che pretenda dei risultati».