Entro la fine del 2015, con un piano articolato in quattro fasi, saranno «curate le ferite» dell’isola del Giglio. Accanto al progetto della Costa Crociere ci sarà anche quello della Regione per un rilancio ambientale e turistico dell’Isola. In calendario un incontro al Giglio per presentare, alla popolazione e agli amministratori, le due iniziative. E’ questo l’esito dell’incontro che si è svolto a Palazzo Strozzi Sacrati tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (in qualità di coordinatore per le attività di recupero ambientale, nominato dal Governo a seguito della rimozione della Concordia dal Giglio), il sindaco Sergio Ortelli, i rappresentanti di Costa Crociere, i rappresentanti del Club degli Assicuratori e l’Osservatorio ambientale, curato dall’Universtà La Sapienza di Roma.
Il presidente Rossi: «Tempi certi per ripristino fondali» «Non c’è tempo da perdere – ha sottolineato Rossi – L’obiettivo è quello di realizzare in tempi certi tutte le operazioni necessarie per il ripristino ambientale dei fondali, per far ritrovare al Giglio la sua dimensione e la sua fisionomia. Per questo ho chiesto di fare il punto con Costa Crociere sulla consistenza e programmazione dei lavori. Dobbiamo intervenire prima possibile per evitare danni e ripulendo i fondali dai rifiuti, dai materiali depositati e dai sedimenti».
Quattro fasi di intervento Costa Crociere ha illustrato al presidente e al sindaco le linee di intervento previste. Si tratta di un piano articolato in quattro fasi: prima di tutto la rimozione dei materiali depositati nei fondali; poi il recupero dei 1396 sacchi di cemento, cui seguirà la rimozione delle piattaforme metalliche e infine a completamento dell’intervento con la pulizia dai sedimenti depositati sul fondale. I lavori saranno affidati al più presto e si concluderanno nel giro di circa un anno e mezzo.