Gli architetti, i geometri e periti industriali di Siena ricorrono al Tar contro il Piano Paesaggistico della Regione Toscana. Lo rendono noto con una nota congiunta l’ordine e i collegi delle tre categorie di professionisti tecnici in rappresentanza dei propri iscritti. «Ci sentiamo in dovere di rivolgerci al Giudice: qualcuno deve far notare al presidente Rossi che non può andare contro una Regione intera», sostiene Alessandro Ceccherini, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Siena. «I professionisti della Toscana – a nome di circa 40.000 tecnici – hanno presentato una sostanziale osservazione: non si può andare avanti facendo finta di niente», riferisce Massimiliano Pettorali, presidente del Collegio dei Geometri, che prosegue: «In un paese normale, a questo punto si sarebbero dimessi il presidente e l’assessore ed avrebbe rinunciato all’incarico il progettista: non si può essere sconfessati più di così nel proprio operato».
Tre gli aspetti contestati Nel merito, il ricorso contesta sostanzialmente tre aspetti del Piano: una visione eccessivamente pan-paesaggistica del territorio, che travalica le competenze proprie dello strumento; il regime transitorio e di salvaguardia, che anticipa l’efficacia del Piano; la mancata concertazione istituzionale nel corso della formazione del Piano. «Il piano è stato elaborato dall’assessore, da alcuni professori e dottorandi, d’intesa con i comitati e le associazioni ambientaliste, ma non rappresenta affatto il frutto di concertazioni locali e della comunità regionale, siamo stati chiamati solo a cose fatte», sostiene Massimo Soldati, presidente del Collegio dei Periti Industriali senese, che conclude: «non saprei cosa dire ai miei iscritti se non mi rivolgessi al Tar per provare a fermare subito questo eclatante errore».