SIENA – Il «nuovo piano industriale Mps non dovrà far ricadere sul personale il taglio dei costi, bensì dovrà essere un piano di rilancio e di prospettiva, necessario all’intero sistema-paese e”ciò non potrà prescindere dal prolungamento del termine di permanenza dello Stato nel capitale della banca; dalle garanzie sul risanamento, ricapitalizzazione e rilancio del Gruppo; dal mantenimento del marchio e dell’integrità societaria e organizzativa del gruppo (consorzio operativo e società prodotto) senza inutili svendite, a totale salvaguardia dei livelli occupazionali; dalla conservazione dell’attuale insediamento storico della banca e della sede legale e Direzione Generale su Siena».
Lo scrive in una nota il sindacato First Cisl dopo il congresso provinciale concluso a Siena in cui è stato fatto il punto sulla realtà bancaria del Paese in questa fase storica. «Maxi-fusioni, biodiversità bancaria, smart working, desertificazione degli sportelli, digitalizzazione, necessiteranno di un sindacato sempre più forte, pronto a recepire le nuove sfide ed a gestirle proattivamente per evitare di subirle e traghettare il settore attraverso nuovi modelli organizzativi», ha sottolineato Alessia Silvestri, segretaria generale della First Cisl nella sua relazione al termine del congresso. Tra i temi trattati, l’analisi della straordinarietà dell’attuale periodo caratterizzato dalla crisi pandemica, fino al ruolo decisivo che dovranno avere le banche per la ripresa economica del Paese e per l’attuazione del Pnrr.