Un piano pluriennale di azioni contro i rischi siccità e carenza idrica ai quali la Toscana potrà essere sottoposta nel corso dei prossimi anni e ai quali dovrà essere in grado di rispondere. La nuova legislatura prende avvio prevedendo una programmazione di lungo periodo per la messa in sicurezza di corsi d’acqua tramite una disponibilità di risorsa idrica, come a suo tempo fu fatto con le dighe di Montedoglio e Bilancino.
Il piano per la gestione della risorsa idrica Alla luce di questo, con una decisione approvata all’ultima giunta, la Regione ha stabilito che a partire da ora fino a settembre gli uffici regionali lavoreranno per approfondire quanto già indicato dal Piano ambientale e energetico regionale (PAER), e cioè la realizzazione di invasi e strutture utili al fabbisogno di acqua. In questo senso risulteranno di particolare aiuto le attività dell’Autorità Idrica Toscana e delle Società di gestione del servizio idrico che dovranno contribuire a mettere in sicurezza idropotabile la Toscana. Il mondo dell’agricoltura da parte sua darà una risposta attraverso il ripristino e la messa in sicurezza di tanti laghetti, per lo più privati, sparsi sul territorio e funzionali alla raccolta di acque superficiali che poi saranno utili sia ai fini produttivi che ambientali.
L’impegno della Regione La Regione supporterà e darà impulso anche all’Ente Acque Umbro Toscano nelle diverse attività progettuali e giuridiche per il più celere completamento delle opere di ripristino delle strutture all’invaso di Montedoglio crollate nel 2010. La decisione arriva dopo che la Seconda Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, sul progetto definitivo prodotto dall’Ente di rifacimento del cosiddetto sforatore di superficie dell’invaso. Attualmente il volume invasato è di 93 milioni di metri cubi di acqua. Con la nuova realizzazione indicata dal progetto l’invaso sarà capace di contenere 140 milioni di metri cubi di acqua. «Così come abbiamo definito un percorso di intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico con il Documento annuale per la difesa del suolo che prevede, anno per anno, in un unico piano le opere necessarie alla difesa dalle alluvioni, vogliamo fare altrettanto sul fronte siccità e per l’adattamento ai cambiamenti climatici – ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi – Siccità e alluvioni sono eventi periodici con i quali dovremo fare i conti nel corso di ogni anno. Il nuovo passo della programmazione è la strategia che vuole mettere in sicurezza i cittadini toscani».