Lo tsunami-Grillo si abbatte su Siena nei giorni della bufera "derivata" dallo scandalo che ruota intorno alle azzardate operazioni del Monte dei Paschi. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha tenuto un comizio nella Città del Palio alla vigilia di quella che si annuncia una turbolenta, come mai, assemblea dei soci Mps. «Siena è una città spolpata dalla politica – ha detto Grillo -. Questo è uno tsunami vero perchè una delle banche più potenti d'Italia è stata distrutta dalla politica e dalla classe dirigente». Circa 1000 le persone che sotto la pioggia hanno assistito al comizio organizzato dal Movimento 5 Stelle.

L'accusa «Occorre prendersi delle responsabilità, soprattutto la classe dirigente che ha governato la città – ha tuonato Beppe Grillo -. Lo scandalo Mps è ben più grave di quello della Parmalat. Ed è per questo che ho comprato due azioni, perdendo dei soldi, per andare a dire all'assemblea tutto il marcio che c'è dietro la vicenda Mps. Vedo preoccupazione nelle facce dei senesi che si sono giocati la banca più potente d'Italia dal '500 ad oggi. Era una banca straordinaria che non c'è più, spolpata. Prima i responsabili! – ha urlato Grillo – Loro ne dovranno rendere conto in un processo o in una commissione d'inchiesta, i membri del partito Pd, ex Ds. I segretari dal '95 e poi dovrà rispondere che doveva controllare: la Consob».

Il comizio Circa un'ora di monologo per il leader del Movimento 5 Stelle, intervallato solo da brevi interventi di chi lo affianca nella battaglia elettorale. «Persone semplici, che hanno a che fare con problemi veri. Quindi persone "vere", le ha definite Grillo. «Le banche vanno nazionalizzate – è stato uno dei cavalli di battaglia del leader del Movimento 5 Stelle -. Non possono fallire solo le piccole imprese, soprattutto gli italiani non possono pagare l'Imu per salvare questi incompetenti come l'ex presidente che ha dichiarato di non saper fare il bancario ed era presidente dell'Abi». Nel finale l'ultimo riferimento a Siena: «A voi la scelta, cittadini. O un salto nel vuoto con il Movimento Cinque Stelle, oppure continuare a votare chi vi ha portato alla rovina».