L’Arcipelago toscano è una ricchezza e come tale va tutelata e valorizzata. E’ la richiesta che arriva da Goletta Verde, la campagna in difesa del mare e delle coste italiane, lanciato oggi da Legambiente dall’Isola del Giglio.

Monitoraggio efficiente e trasparente La priorità è limitare il più possibile l'impatto ambientale e garantire la massima sicurezza per la popolazione e per il prezioso quanto fragile ecosistema che la ospita attraverso un monitoraggio e controllo pubblico, efficiente e trasparente.«Scongiurare il rischio ambientale e garantire sicurezza per la fase di rimozione della Costa Concordia e' un dovere morale. Un'operazione mai effettuata prima d'ora che deve essere verificata con un costante monitoraggio sotto il controllo pubblico. Dal naufragio della Concordia, all'inabissamento di bidoni tossici a largo della Gorgona persi dalla Grimaldi Lines, al ritrovamento di contenitori con acido cloridrico nelle acque di Montecristo e l'incidente della Mersa all'isola d'Elba, l'emergenza è sempre la stessa», ha spiegato l'associazione ambientalista.

Presidio permanente attorno alla Concordia «La rimozione è una sfida per il nostro Paese – ha affermato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente. Le risposte che ci arrivano dal ministero dell'ambiente e dal dipartimento della Protezione Civile evidenziano la grande attenzione con cui si stanno seguendo tutte le operazioni, tuttavia, rimangono ancora aperte alcune questioni. Il controllo ed il monitoraggio siano costanti durante tutte le fasi di rimozione e tali attività vengano svolte dalle strutture della pubblica amministrazione e dalle forze dell'ordine. Va in questa direzione – conclude Cogliati Dezza – l'Osservatorio istituito sotto il coordinamento della Regione Toscana, che però ha bisogno di risorse finanziarie certe che garantiscano anche un presidio permanente intorno al cantiere in grado di svolgere attività di verifica e monitoraggio anche sottomarine. Chiediamo che tutte le operazioni siano ispirate al massimo della trasparenza e assicurino il coinvolgimento dei cittadini e delle comunità locali»

Il decreto rotte non basta «Non è con l'istituzione di nuovi parchi che si possono evitare tragedie così grandi quanto piuttosto con l'individuazione di nuovi protocolli sulla navigazione. Il decreto rotte sicure stesso, da solo, non può bastare. Servono regole certe e strumenti di monitoraggio sicuri». Lo ha ribadito il sindaco dell’isola del Giglio, Sergio Ortelli, intervenendo questa mattina alla presentazione della campagna di Legambiente.

Un premio per il Giglio Il primo cittadino ha, poi, ritirato una targa che Legambiente ha voluto donare alla popolazione del Giglio, una targa in ceramica con incisa la scritta ''Alla popolazione gigliese per il grande senso civico dimostrato in occasione del naufragio della Costa Concordia''. «Si tratta di un riconoscimento alla nostra comunità – ha detto il sindaco Ortelli – che vogliamo condividere con tutti i soccorritori. Ma e' anche un riconoscimento al grande senso di responsabilità dei cittadini gigliesi, prime sentinelle della salvaguardia dell'ambiente, che serbano in cuore la speranza che la Concordia venga portata via il prima possibile».

Le rassicurazioni di Costa «La protezione dell'ambiente continuerà ad avere la massima priorità nel corso di tutta la durata delle operazioni di recupero del relitto. Nel corso delle fasi di rimozione, un monitoraggio continuo verrà effettuato ad opera dell'Università di Roma, che e' stata incaricata per un costante controllo sull'ecosistema marino. Come già successo per la fase di rimozione del carburante, completata con successo, Costa Crociere ha sempre puntato sulla soluzione migliore e più sicura per salvaguardare l'isola, il suo ambiente marino e le sue attività turistiche. Una volta completata la rimozione, si provvederà alla pulizia dei fondali e al ripristino della flora marina»