I lavoratori della Richard Ginori lanciano un appello per salvare la Manifattura e il Museo di Doccia di Sesto Fiorentino. Con una petizione diffusa online, sulla piattaforma change.org, organizzazioni sindacali e Rsu Ginori chiedono al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, quale rappresentante delle istituzioni, e a tutti i cittadini di dare il proprio contributo per realizzare quel «piccolo sogno» che è anche una «battaglia di civiltà».
«In guardia chi pensi di far valere logiche scritte sulla carta» «Qualcuno prima di noi ha usato la locuzione ‘I have a dream’ – si legge nel testo – Anche noi, più modestamente abbiamo un piccolo sogno. Vorremmo vedere nei prossimi mesi la fabbrica Ginori su un terreno di sua proprietà intraprendere gli investimenti annunciati e, accanto, il Museo di Doccia riaperto che accoglie visitatori». L’appello, già circolato informalmente nei giorni scorsi, ha ricevuto il sostegno di numerose realtà associative e singoli cittadini ed è stato sottoscritto dalla Giunta e dall’intero Consiglio comunale di Sesto Fiorentino, dove in municipio, è stato presentato alla presenza di tutte le forze politiche sestesi, del sindaco, Lorenzo Falchi, e dei rappresentati sindacali della Richard Ginori. L’appello ripercorre poi le vicende, diverse, ma tra loro intrecciate, del Museo e dei terreni, evidenziando come la permanenza della fabbrica a Sesto Fiorentino e la riapertura del Museo costituirebbero lo scenario migliore per tutti gli attori coinvolti. «Azienda, creditori, lavoratori, realtà del territorio attive per la rinascita del museo, i cittadini sestesi – recita il testo – Chiediamo a tutti di contribuire a questo disegno organico per la propria parte. Questa è il nostro piccolo sogno, la nostra piccola, ma preziosa battaglia di civiltà. In guardia chi pensi di far valere logiche e interessi scritti sulla carta e non sui valori reali delle cose».
L’appello dei parlamentari Nelle scorse ore i parlamentari Tea Albini, Marisa Nicchi e Filippo Fossati hanno sottoscritto l’appello per il rilancio della manifattura Ginori e per la riapertura del Museo di Doccia, che raccoglie i tesori prodotti dall’arte dei lavoratori della porcellana in più di un secolo di storia. «La convinzione è che il rilancio di questo polo, produttivo e artistico insieme, sia un obiettivo che unisce il tema della difesa e della crescita del lavoro e della ricchezza sul territorio con la difesa e la crescita di un prodotto unico, fatto di creatività artigiana e raffinatezza industriale, possibile solo grazie alla passione di una intera comunità, quella di Sesto Fiorentino – spiegano – per questo l’impegno è di coinvolgere Parlamento e Governo in questo impegno e di avviare nei prossimi giorni iniziative nelle Commissioni Parlamentari interessate e con i Ministeri delle Attività Produttive e dei Beni culturali».