È stato il cane Nera, un bel meticcio di taglia media, a dare il buongiorno ai piccoli pazienti degli ambulatori pediatrici del policlinico Santa Maria alle Scotte. Ha preso il via, infatti, il progetto sperimentale di pet therapy all’interno del Dipartimento Materno Infantile, diretto dal professor Mario Messina, per rendere l’ospedale sempre più a misura di bambino. Nella mattina di oggi il primo piacevole incontro dei bambini con il cane Nera e l’operatrice Elisa Guerri (che hanno offerto gratuitamente il servizio) che, per tre volte in questo mese, aiuteranno i bambini e le loro famiglie a diminuire il carico dell’ospedalizzazione, specialmente nei momenti di attesa di visite e altre prestazioni sanitarie, sia negli ambulatori pediatrici che nei reparti di Pediatria e Chirurgia pediatrica.
Grosso (Uoc Pediatria): «Il bambino proietta la sue paure sull’animale e ciò permette di ridurre l’ansia» «La pet therapy – spiega Salvatore Grosso, direttore UOC Pediatria – è un supporto importante per gestire emotivamente il rapporto tra bambino e struttura sanitaria, la presenza dell’animale fa infatti da intermediario per convogliare le emozioni negative che prova il bambino, preoccupato per la sua salute e per essere in un ambiente estraneo. Il bambino proietta la sue paure sull’animale e ciò permette di ridurre l’ansia».
Rappuoli: «Cane fonte importante di riduzione stress» Il progetto, nato per iniziativa Lucia Rappuoli, assistente sociale responsabile per la tutela dell’infanzia all’Aou Senese, è stato condiviso da tutto il Dipartimento Materno Infantile, insieme alla direzione aziendale. «Il cane – speiga la dottoressa Rappuoli – è una fonte importantissima di diminuzione di stress. Si tratta di un progetto molto importante di umanizzazione dell’ospedale, focalizzato soprattutto per migliorare la qualità di vita dei bambini, e delle loro famiglie, all’interno del nostro policlinico».