Un motopeschereccio con base a Porto Santo Stefano si è incagliato di prua all’alba di oggi sull’isola di Montecristo in prossimità di Cala Giunchitelli, contro la scogliera a picco su mare. Lo stesso era stato avvisato, tramite radio, dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio in merito al fatto che l’imbarcazione stesse entrando nella fascia di mare interdetta; nessuna risposta è prevenuta dall’equipaggio. Altri pescherecci in zona hanno provato inutilmente ad avvertire l’unità navale prima dell’incaglio. Pronto l’intervento della Capitaneria di Porto di Portoferraio che ha immediatamente inviato sul posto una motovedetta. Giunti sul posto gli uomini della Capitaneria di Porto hanno verificato che i quattro componenti dell’equipaggio erano in buone condizioni di salute. Nessuno sversamento o altra forma di inquinamento al momento sono stati rilevati. Una seconda motovedetta è partita intorno alle ore 9 da Portoferraio con a bordo operatori subacquei specializzati al fine di verificare le condizioni ambientali al contorno e lo stato dell’imbarcazione per poi programmare le operazioni di recupero dell’imbarcazione stessa. Nel frattempo sono già scattate le indagini e diffidato l’armatore del motopeschereccio.
Il presidente Sammuri: «Fatto inquietante» «Si tratta di un fatto inquietante – ha commentato il presidente del Parco Nazionale Giampiero Sammuri – per il quale andranno appurate le cause e stabilite le responsabilità. Un ringraziamento particolare va al Direttore Marittimo Ammiraglio Tarzia e al Comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Fregata Agostino Petrillo che, come di consueto, sono intervenuti prontamente inviando uomini e mezzi nell’area dell’incidente. L’Isola di Montecristo è una delle sette perle dell’arcipelago toscano, caratterizzata da elementi di biodiversità a mare e a terra di valore nazionale ed internazionale; un inestimabile patrimonio per la collettività da tutelare e salvaguardare. Alla luce di quanto accaduto è evidente la necessità di rinforzare ulteriormente le attività di presidio e di vigilanza con il contributo di tutte le forze dell’ordine che operano a mare. Uno sforzo per proteggere il nostro straordinario mare – conclude il Presidente Sammuri – che il Parco Nazionale intende garantire con rinnovato impegno». Dal 15 giugno prossimo sarà attivato un presidio della Capitaneria di Porto di Portoferraio con una motovedetta sull’isola di Pianosa che potrà assicurare una maggiore prossimità all’isola di Montecristo.
Legambiente: «Urgente istituzione Area Marina protetta» «Ringraziamo la Capitaneria di Porto di Portoferraio e il Parco Nazionale per il pronto intervento a Montecristo – è il commento di Legambiente Arcipelago Toscano -. Resta da capire cosa ci facesse un peschereccio in un posto dove non avrebbe potuto stare e perché non abbia risposto agli avvertimenti della Capitaneria di Porto. Episodi come questi, ma anche le ripetute violazioni e la pesca nell’area protetta di Pianosa e l’ancoraggio abusivo a Giannutri dimostrano quanto sia urgente istituire nell’Arcipelago Toscano una vera Area marina protetta (prevista addirittura dal 1982!) e di quanto sia necessario rafforzare la vigilanza durante tutto l’anno nelle isole dell’Arcipelago Toscano disabitate o che si spopolano appena conclusa la stagione estiva. E’ arrivato il momento che il ministro dell’ambiente onori gli impegni presi a livello internazionale e le leggi italiane e riavvii l’iter per istituire finalmente l’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano».