FIRENZE – Dare in concessione alle associazioni di pescatori le attività di pesca dilettantistica. La legge che interviene sulla gestione delle risorse ittiche e sulla regolamentazione della pesca nelle acque interne (7/2005), è stata approvata a maggioranza dall’Aula dopo un acceso dibattito e una sospensione per mancanza del numero legale.

L’atto, illustrato dal vicepresidente della commissione Sviluppo economico e rurale Mario Puppa (Pd) ha ricevuto 22 voti favorevoli e 13 contrari.

L’atto si è reso necessario per assicurare un miglior presidio dei corpi idrici di interesse per la pesca, in relazione alla tutela della fauna ittica ed alla promozione dell’attività alieutica. Come ha spiegato Puppa “la concessione è rilasciata a titolo gratuito per una durata non superiore a dieci anni previo svolgimento di procedure di selezione idonee ad assicurare il rispetto dei principi di trasparenza, di non discriminazione e di efficienza”. La durata della concessione, gli obblighi del concessionario e le modalità di pesca consentite sono fissati nel disciplinare di concessione.

La concessione mira a circoscrivere la sua applicazione solo all’attività di pesca sportiva, senza investire le competenze di un demanio idrico. Oltre a questo, nell’atto si inseriscono delle articolazioni che specificano quali sono gli impegni del concessionario, soprattutto nella predisposizione di un documento programmatico, nel quale si stabiliscono le attività di gestione delle acque che non si limitano solo ad una regolamentazione e gestione dell’accesso del pescatore, ma ad una gestione dell’ambiente sotto l’aspetto dei ripopolamenti, della tutela e vigilanza ittica con il coinvolgimento del concessionario a livello globale. Riguardo all’impegno economico dell’utente che frequenta queste zone, si chiarisce che il concessionario può richiedere, a titolo di sostegno delle spese gestionali, una tessera associativa.

Puppa ha ricordato che la proposta di legge era arrivata in commissione, prevedendo che fosse data in concessione la totalità dei corsi d’acqua “la percentuale delle acque da dare in concessione si è ridotta dal 100 per cento al 15 per cento” e – ha aggiunto – “si tratta di una legge sperimentale per la Toscana e faremo una verifica più avanti”.  Infine, ci sarà la possibilità da parte del concessionario di poter chiedere agli utenti a titolo di contributo, oltre alla tessera, un tesserino autorizzativo, dal pagamento del quale saranno esentati i minori di 12 anni, le persone con disabilità e gli over 70”.