Quattordici indagati e sequestri in corso in diverse città italiane: un’indagine della procura di Grosseto su un sistema di pilotaggio di gare d’appalto messo in piedi da sei società tra cui l’Acquedotto del Fiora, oggetto di perquisizioni questa mattina nella sede di via Mameli da parte della guardia di finanza, la polizia stradale e municipale, nonché dei finanzieri del nucleo repressione frodi tecnologiche delle fiamme gialle. I reati contestati agli indagati sono corruzione, turbata libertà del procedimenti di scelta del contraente, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato.

L’operazione – Dall’operazione definita Black Water (acqua nera), sarebbe «emerso che gli indagati, in concorso tra loro, avrebbero pilotato gare d’appalto della società a partecipazione pubblica Acquedotto del Fiora affinché le gare stesse venissero aggiudicate a quattro società: due di Siena, una di Grosseto e una di Milano. Durante l’operazione, sono stati notificati quattordici avvisi di garanzia per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e turbata libertà degli incanti». Le perquisizioni sono tuttora in corso nelle sedi delle altre società coinvolte: la Ecospurghi Amiata e l’Ecospurgo di Casprini Emanuele & C. di Siena, la ditta Fratelli Marconi e Autospurgo Labianca di Grosseto ela società Newlisi di Milano.

La precisione dell’Acquedotto del Fiora «Le indagini sono attualmente in corso, pertanto Acquedotto del Fiora non ha ancora i dettagli della situazione che la riguarda, i quali arriveranno a indagine chiusa – precisa in una nota Emilio Landi, presidente di Acquedotto del Fiore -. Da quanto appreso dal comunicato stampa emesso dagli inquirenti, l’indagine riguarda alcune figure di responsabilità incaricate di operazioni ben precise. In attesa di ulteriori dettagli, come previsto dalla procedura sono stati nominati dei legali incaricati di seguire il caso. Abbiamo piena fiducia nell’operato della Giustizia, ma personalmente ho anche fiducia nella serietà del nostro personale. Vedremo poi quello che emergerà da questa inchiesta e valuteremo le eventuali azioni da intraprendere».