FIRENZE – Parola agli astanti. Il 15 novembre si svolgerà il primo incontro sulla rimodulazione dell’aeroporto di Firenze.
Quattro appuntamenti, aperti alla cittadinanza, dove saranno trattate le opere principali del piano di sviluppo dello scalo. “Un primo passo storico – ha detto il presidente Eugenio Giani, presentando il programma -, la prima azione dell’iter amministrativo che ci può consentire di arrivare alla pista declinata secondo il nuovo progetto che è stato presentato con Enac e che prevede 2200 metri di pista declinata e non parallela rispetto all’autostrada, con il cono di volo che si sposta verso i laghetti di Focognano, Case passerini, 2200 metri che possono ridurre fortemente l’impatto ambientale sul piano acustico. Ci sono così meno persone coinvolte sul cono di volo rispetto alle oltre 50mila di oggi che vivono a Brozzi, Peretola Quaracchi, alle porte di Novoli a Mantignano, Ugnano, Sollicciano. E poi la riduzione dell’inquinamento atmosferico perché è indubbio che una pista più lunga consente partenze e atterraggi più dolci”.
All’incontro, oltre al sindaco di Firenze, Dario Nardella, erano presenti Roberto Naldi, ad di Toscana Aeroporti, Claudio Eminente, in rappresentanza di Enac, e l’assessore regionale Stefano Baccelli.
“Si parte su basi tutte nuove – ha detto il titolare dei Trasporti -, a partire da questo masterplan che è molto avanzato e anche dal nuovo il clima politico, di attesa e di positiva generale predisposizione. Del resto – ha aggiunto- il procedimento è molto garantista. Il dibattito pubblico avviene già su quello che formalmente è uno studio di fattibilità, ma sostanzialmente è un vero e proprio progetto preliminare. Successivamente ci sarà la fase di valutazione di impatto ambientale portata avanti dal ministero dell’ambiente, quella fase che precedentemente fu prima sospesa dal Tar e poi annullata dal Consiglio di stato. Poi ancora successivamente ci sarà la verifica della conformità urbanistica e la fase della localizzazione”.
Il coordinatore del progetto, Alberto Cena, sarà affiancato da un gruppo di esperti composto da: Andrea Pillon (esperto di dibattito pubblico e processi partecipativi), Alessandro Vezzil (esperto di valutazione investimenti), Maria Cristina Venanzi (esperta di comunicazione), Francesca Fazio (esperta di inclusione e parità di genere) e Sara Seravalle (direttrice esecutiva del dibattito pubblico).