«Ho rinnovato al preside la vicinanza alla ragazza senegalese vittima di insulti razzisti, la vicinanza mia personale e del Governo, ma ho preferito non andare in classe per non aumentare la pressione che già c’è, e giustamente, intorno a questa vicenda». Lo ha detto il sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi dopo avere incontrato il dirigente scolastico dell’istituto pisano dove una 14enne senegalese ha ricevuto ripetutamente lettere anonime di insulti.
Razzismo in classe ed edilizia scolsatica «Mi hanno colpito il toni e il linguaggio utilizzati – ha spiegato Toccafondi – sia per la matrice razzista, ma anche per il senso di sfida fatto alle istituzioni visto che l’ultimo biglietto è stato trovato quando era già stata aperta un’indagine da parte della procura minorile. Voglio dire a questa ragazza che essere brava a scuola non è una colpa e che faremo tutto quanto è possibile per farla sentire ben accolta non solo in classe ma in un Paese finalmente davvero accogliente». Toccafondi ha parlato a margine di un sopralluogo al liceo Buonarroti di Pisa che ha sede nel complesso Marchesi e che ha subito diversi cedimenti strutturali. «Informerò il Ministro per affrontare al più presto insieme a Palazzo Chigi il tema della costituzione di un un fondo per gli interventi di emergenza in edilizia scolastica che con l’abolizione delle Province è venuto a mancare», ha annunciato il sottosegretario del Ministero dell’Istruzione.