FIRENZE – Per l’esercizio 2023 sono quindi necessarie risorse a “titolo di contributo straordinario per 3 milioni” e di ulteriori “5 milioni di liquidità o mediante conferimento da parte dei soci o, in subordine, quale finanziamento”.
I conti sono presto fatti: per rilanciare l’azione del Maggio musicale fiorentino servono 8 milioni. Tali risorse, spiega ancora il commissario Onofrio Cutaia, potranno garantire la “continuità per l’esercizio 2023 pur dovendosi prevedere un’ulteriore contribuzione dei soci per 4 milioni” nell’esercizio 2024 al fine di poter procedere “con un sufficiente livello di confidenza ad una programmazione artistica adeguata alla storia ed al prestigio della Fondazione”.
Il bilancio preventivo 2023 della Fondazione del teatro del Maggio musicale fiorentino prevede “una perdita di circa 2,7 milioni di euro” che “non può che essere sostenuta mediante una contribuzione straordinaria dei soci fondatori e dei soci privati senza la quale sarà inevitabile valutare urgentemente la possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali e alla sospensione delle attività”.
Oltre all’ingente quantità di risorse necessarie, l’ostacolo maggiore è costituito dalla ristrettezza del tempo a disposizione per intervenire. “Gli impegni a tale contribuzione straordinaria – ha affermato Cutaia – dovranno essere acquisiti entro al massimo il prossimo mese di luglio e, in caso positivo, la Fondazione potrà proseguire la propria attività e procedere ad un piano di rilancio che progressivamente consolidi i risultati delle vendite e delle sponsorizzazioni”.