Quando se lo sono visti spuntare intorno alle 14:30 di ieri sotto il pergolato che porta agli spogliatoi e ai campi di allenamento del centro tecnico di Coverciano, i magazzinieri della Nazionale stavano per avere quasi un colpo. Come un fantasma che torna sul luogo dove qualcuno soltanto poco più di nove mesi prima lo aveva fatto fuori, Giuseppe Rossi è rispuntato nella casa degli azzurri. Una visita a sorpresa e per questo non poco gradita visto che Pepito è una delle anime della Nazionale anche se non scende in campo da oltre duecento giorni in virtù dell’intervento al legamento del crociato anteriore destro operatosi lo scorso 5 settembre. Proprio per valutare la funzionalità degli arti e controllarne la muscolatura dopo gli ultimi due mesi passati in palestra ad effettuare oltre alla fisioterapia, potenziamento, il numero 22 gigliato si è presentato nella sede del ritiro della rosa a disposizione di Antonio Conte per incontrare prima lo staff medico e poi quello tecnico.
Pepito a Coverciano Lì, dove Cesare Prandelli lo scorso 1 giugno aveva spezzato il suo sogno di partecipare finalmente ad un Mondiale di calcio, tagliandolo dalla lista dei 23 convocati per Brasile 2014, Giuseppe Rossi è tornato a respirare i colori che più di tutti facevano impazzire suo padre, quelli bianco e azzurri dell’Italia. «Il mio obiettivo è partecipare gli Europei in Francia e poi anche ai Mondiali successivi perché non ho ancora disputato una competizione internazionale con la Nazionale e ci tengo tantissimo», disse nel giorno della presentazione del suo libro, ‘My Way’ il 19 novembre scorso. «La maglia azzurra è nel destino di Giuseppe Rossi – gli replicò intervistato dal programma Sfide il ct Antonio Conte –. Appena starà bene fisicamente, sarà sicuramente convocato». Ed eccolo lì Giuseppe Rossi, accompagnato dal preparatore atletico Emanuele Marra, schivare fotografi e taccuini dopo 45 minuti di chiacchiere con il mondo azzurro visto da dentro.
Countdown per il rientro di Rossi Per evitare clamori ha appena incrociato il selezionatore dell’Italia e non si è neanche fermato a salutare i suoi futuri compagni dell’Italia. Ma la volontà di testarlo muscolarmente è un ulteriore passo di avvicinamento per Pepito sia verso la Nazionale che soprattutto verso una maglia da calciatore vero con il suo club. Dopo gli ultimi esami effettuati pochi giorni fa, il classe ’88 di Teaneck – a proposito, anche Giuseppe Rossi allora andrebbe considerato come oriundo?- lo staff medico viola ha decretato che entro due settimane l’ex anche di Manchester United, Parma e Villareal, potrà tornare a lavorare sul campo. Dunque è partito il countdown ufficiale per riveder correre il ragazzo cresciuto nel New Jersey ma svezzato al centro sportivo di Colecchio a Parma, e soprattutto tornare a rimirare i suoi gol.
Rossi testimonial dell’Att Nel frattempo Rossi è diventato nelle ultime settimane testimonial dell’associazione italiana tumori e lunedì prossimo nella sede della Regione Toscana, a Palazzo Sacrati Strozzi, presenterà la campagna Att per il 2015 insieme alla vicepresidente della Regione Stefania Saccardi e al presidente dell’Associazione Toscana Tumori Giuseppe Spinelli. Una rete per la ricerca ai malati di tumore più importante di tutte le altre fino ad oggi segnate in carriera.