«La sostenibilità non può prescindere dalla adeguatezza delle prestazioni e dall’equità inter e intra generazionale. E, quindi, è sempre più importante imparare a pensare alla pensione appena si inizia a lavorare» così Paola Muratorio, presidente di Inarcassa, intervenuta ad Arezzo all’incontro con gli iscritti, organizzato per condividere le linee di intervento della riforma necessaria per la  “Sostenibilità a 50 anni”, che ha visto una ampia partecipazione. All’appuntamento, aperto dal saluto del presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Arezzo Paola Gigli; hanno partecipato il professor Alessandro Trudda, dell’Università di Sassari, il presidente della Cassa Geometri Fausto Amadasi e il presidente dell’Ente di previdenza dei periti industriali (Eppi) Florio Bendinelli.
 
I numeri della Toscana Sono 11.570 gli iscritti ad Inarcassa in Toscana, di cui 4.759 ingegneri e 6.811 architetti. In provincia di Arezzo gli iscritti sono 1.023, con 441 ingegneri e 582 architetti.
 
La saggezza di Inarcassa Il presidente Muratorio ha dato alcune certezze ai presenti, in questa fase di riforma verso il sistema contributivo. «Nessuno prenderà di pensione meno di quello che avrà versato»; e «non pensiamo – ha detto – di alzare l’età pensionabile, ma di assicurare una maggiore flessibilità in uscita»; inoltre, «non toccheremo le aliquote contributive, se non, su base volontaria, per il contributo soggettivo». La grande trasparenza del sistema contributivo permetterà a ciascuno di vedere sempre, sul proprio conto individuale, i contributi versati in più. Naturalmente è un conto virtuale, come quello della famosa “busta arancione della Svezia”, paese faro in Europa per la sostenibilità e l’equità dei sistemi previdenziali. Muratorio ha poi sottolineato la “grande saggezza” di Inarcassa quando nel 1998 assunse la decisione di aumentare l’aliquota contributiva dal 6 al 10% e di tagliare i “vecchi privilegi”. «Molte Casse non l’hanno fatto – ha aggiunto –  ed oggi alcune di esse si trovano a dover aumentare l’aliquota contributiva di un 1% all’anno fino al livello del 18%». Quanto all’età pensionabile il presidente Muratorio ha messo in luce alcune caratteristiche della popolazione degli iscritti Inarcassa, non ultima la longevità: «Su 12mila pensionati ben 26 sono ultracentenari.  Con una speranza di vita degli iscritti elevata che comunque – ha proseguito Muratorio – è in genere più elevata che in altri settori, l’orientamento potrebbe essere pertanto quello di proporre un’ampia flessibilità in uscita: si potrebbe andare in pensione prima dei 65 anni (ma con una penalizzazione), ma anche restare al lavoro fino a 75 anni (con un premio)».
 
I numeri di Inarcassa Gli iscritti ad Inarcassa sono 160.802 nel 2011 (dato provvisorio) fra “attivi” 153.799 e pensionati contribuenti 7.033. Erano 155.208 nel 2010, con 149.164 attivi e 6.044 pensionati contribuenti; mentre nel 2009 gli iscritti erano 149.101 di cui 144.017 attivi e 5.084 pensionati contribuenti. Gli “under 40” sono quasi il 50% degli iscritti (46,4%), ma dispongono solo del 32,4% del monte reddituale; le donne sono il 25,9%  (in aumento rispetto al 2000 quando erano il 18,5%), e sono più numerose tra gli architetti (37,9%) che tra gli ingegneri (11,8%). Oggi quasi 1 ingegnere su 4 è donna (23,1% per l’esattezza) e 1 architetto su 2 (54,6%).Per quanto riguarda il reddito medio degli iscritti di Inarcassa: è stato nel 2011 di 28.882 euro; e secondo i dati di Inarcassa il contributo medio versato si è attestato sui 4.143 euro (3.941 euro nel 2010). Infine l’assegno medio per le pensioni di anzianità è stato nel 2011 di 30.963 euro (28.545 euro nel 2010).

Appuntamenti Inarcassa Il programma di incontri organizzati da Inarcassa,proseguirà dalla settimana prossima con questi appuntamenti: Pescara, 13 aprile; Avellino, 18 aprile; Brindisi, 19 aprile; Reggio Calabria, 4 maggio. 

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