Una banda di giovani o giovanissimi ladri albanesi, specializzata in furti in abitazione, è stata sgominata dalla Polizia di Siena. «Pendolarismo criminale», lo ha definito il predetto di Siena Giancarlo Benedetti: una categorizzazione che trova le ragioni della sua definizione nella velocità, rapidità e scaltrezza con cui questi gruppi di malviventi riescono non solo ad entrare nelle case delle vittime ma anche a ricettare, disfarsi e rivendere gli oggetti rubati. Abilità che si traduce anche nella capacità di spostarsi da una zona all’altra del territorio preso di mira. E sempre sotto l’attenta guida di un basista che muove efficacemente le sue pedine in modo che i colpi possano essere effettuati a mo’ di blitz e con grande velocità. Un basista su cui – a detta del capo della squadra mobile di Siena Sabatino Fortunato – il cerchio si sta stringendo sempre più: «Stiamo proseguendo in questa direzione la nostra attività investigativa, in attesa di prenderlo “con il topo in bocca”».
 
L’operazione Intanto due giovani albanesi (22 e 24 anni) sono stati arrestati e altri due (più o meno coetanei) denunciati con l'accusa di ricettazione, in concorso tra loro. L'arresto è avvenuto dopo un inseguimento da parte degli agenti della locale squadra mobile nella zona di Vico Alto a Siena, che ha portato all'individuazione di un'abitazione nella zona di Montarioso, sospettata di essere la base logistica di una banda di ladri albanesi. Nel corso dell'irruzione sono stati trovati diversi oggetti e beni frutto di furti in abitazione tra cui preziosi, macchine fotografiche, computer, un orologio da polso, una consolle da gioco, un televisore a schermo piatto e vario altro materiale. Poco prima del blitz, gli albanesi avevano lanciato dalla finestra, nel tentativo di disfarsene, due sacchetti con oggetti compromettenti tra cui arnesi da scasso e utensili utilizzati per compiere furti in abitazione, oltre a tre telefoni cellulari di cui due risultati rubati in un furto in zona.