Un’amicizia di lunga data diventata anche un sodalizio professionale tra un affermato regista e un giovane fumettista destinato al successo. Sono Federico Fellini e Milo Manara che sabato 25 e domenica 26 febbraio si “rincontreranno” al Santa Maria della Scala di Siena grazie a “Ciak Si Manara”, la rassegna cinematografica organizzata nell’ambito della mostra antologica “Le Stanze del Desiderio”.

Ciak Si Manara L’ultimo film di Federico Fellini da vedere in una cornice suggestiva creata dai fumetti e dalle illustrazioni di Milo Manara. “La Voce della Luna” è la pellicola che sarà proiettata sabato 25 e domenica 26 febbraio (ore 16) dentro “Le stanze del desiderio”, la prima vera antologica dedicata al maestro del fumetto in corso a Siena. La proiezione de “La Voce della Luna” è solo il primo appuntamento della rassegna cinematografica in programma nei 6 fine settimana fino al 1 aprile e che vedrà protagonisti i film dei grandi registi italiani e stranieri che hanno immortalato sensualità, erotismo e passione con la macchina da presa. Tra questi anche coloro che hanno collaborato professionalmente con il Maestro del fumetto come ad esempio Fellini e Jodorowsky. Si potrà così assistere alle proiezioni dei film tutti i sabati e le domeniche alle ore 16  pagando il costo del biglietto d’ingresso alla mostra Milo Manara – Le Stanze del Desiderio, promossa da Comune di Siena e Fondazione Monte dei Paschi di Siena e realizzata da Vernice Progetti Culturali e Complesso Museale Santa Maria della Scala con la cura di Claudio Curcio. La rassegna Ciak Si Manaraè curata da Visionaria Associazione Culturale senese che si occupa da oltre dieci anni di promozione di cultura cinematografica.

Il film La voce della Lunaè l’ultimo capolavoro cinematografico di Federico Fellini nel  1990 e racconta come in un sogno il vagabondare di un matto interpretato da Roberto Benigni ed un paranoico (Paolo Villaggio). Il film è ricco di forza inventiva e di momenti surreali che lo avvicinano alla narrazione del fumetto, non a caso il manifesto stesso del film è stato realizzato da Milo Manara. La trama si svolge nella "bassa padana", il mite Ivo Salvini, la cui mente è sempre in bilico tra fantasie e realtà, crede di sentire delle voci, provenienti dai pozzi della campagna illuminata dalla luna, che lo esortano ad andare lontano per inseguire il suo ideale di donna che assomiglia alla luna tanto amata. Nel suo vagabondare ha diverse piccole avventure con strani personaggi, tutti in possesso di una certa dose di follia: l'eterea Aldina di cui è invaghito; lo strampalato oboista che vive in un loculo cimiteriale; il bislacco Nestore con l'attitudine a guardare il mondo dai tetti; lo stravagante e grottesco Gonnella, un prefetto in pensione che sempre crede di vedere congiure dappertutto e si affanna, di conseguenza, per debellarle. Salvini, divenuto amico di Gonnella, viene da questi nominato suo luogotenente: insieme irrompono in una immensa discoteca; poi assistono ad una grande festa organizzata per celebrare la cattura della luna ad opera di una mostruosa trebbiatrice. Durante la ripresa televisiva in diretta di questo avvenimento tutti risultano frastornati tra suoni, balli e grida, ad eccezione di Salvini e di Gonnella – l'uno perchè innamorato, l'altro perché angosciato – i soli capaci di comprendere e rispettare il fascino ed il mistero della notte, illuminata dagli astri e piena di silenzio.