FIRENZE – Nei primi sei messi del 2022, secondo i dati elaborati per Assopellettieri dal Centro Studi Confindustria Moda, le vendite estere dei prodotti della pelletteria e della concia della Toscana (raggruppati nella voce Ateco Cb151) registrano un incremento dell’export dell’11,9% sul primo semestre 2021. Un dato che conferma il trend positivo per il settore quindi, anche se inferiore alla media nazionale (+17%), pari a 2,8 miliardi di euro in valore: il 40,6% del totale italiano.
Si allentano le tensioni sul fronte occupazionale, con un lieve recupero nel numero di addetti e il crollo delle ore di Cig autorizzate; pressoché stabili, invece, le imprese attive. La Toscana si conferma quindi, prosegue Assopellettieri, prima regione italiana per esportazioni di pelletteria e concia, davanti a Veneto e Lombardia. Firenze e Pisa occupano il primo e quarto posto nella graduatoria delle province esportatrici italiane del primo semestre 2022, con quote rispettivamente del 33,5% e del 4,9% sul totale nazionale. Firenze (+11,3% sul 2021) copre oltre un terzo dell’export nazionale con 2,3 miliardi di euro nei primi 6 mesi (poco meno che nel gennaio-giugno 2019 pre pandemia, -0,4%). Bene anche Pisa che registra un +23% sul 2021. Un trend positivo confermato anche dall’affluenza alle fiere di settore organizzate da Assopellettieri: il Mipel, che chiude oggi e Mipel Lab, in partenza a Fiera Milano – Rho. Sul fronte dei Paesi d’esportazione, a brillare sono i mercati nordamericani, la Corea del Sud e il Giappone, tutti già decisamente al di sopra dei livelli pre-Covid del 2019. La Toscana registra, rispetto al 2021 consolidamenti modesti dei flussi verso la Svizzera (+3,2%) Paese tradizionalmente legato alle forniture per le griffe internazionali del lusso su cui si registra ancora un gap del -26,6% sull’analogo periodo del 2019. Migliorano i dati sulla Francia: +26,2% sul 2021 e +55% sul 2019. Bene invece l’export verso Sud Corea e Giappone: +12,8% e +20,4% sullo scorso anno ma, rispettivamente +148,9% e + 117% rispetto ai primi sei mesi del 2019. Ancora positivo il trend verso gli Usa: +41,7% sul primo semestre 2021 e +48,5% sul 2019.