Alla vigilia della stagione congressuale, il Partito democratico lucchese è scosso da un piccolo terremoto, sebbene annunciato. Un gruppo di iscritti, guidati da Cecilia Carmassi (membro della direzione nazionale del partito), hanno deciso di lasciare il Pd, sebbene ancora non approdino a nessun altro soggetto politico.

I mal di pancia Era già qualche tempo che in casa Pd lucchese si respirava aria di separazione. Innanzi tutto c’è stata la questione del commissariamento del Pd cittadino che, a una parte del partito almeno, non è andata giù: per loro, infatti, era molto più vantaggioso – anche in vista di quelle che poi sarebbero state le elezioni amministrative del capoluogo – andare verso l’elezione di un nuovo segretario, piuttosto che accettare un commissario arrivato da Firenze. Ma il contrasto è andato acuendosi nelle ultime settimane, soprattutto in merito alla questione Remaschi-Pagliaro, che, secondo alcuni esponenti del partito non era stata affrontata con la dovuta chiarezza e determinazione. Un’obiezione, però, che l’assemblea ha rigettato, di fatto scrivendo la parola ‘fine’ su una delle vicende più controverse della politica lucchese recente. Ovviamente, a questa decisione non sono estranei anche temi legati alla politica nazionale: in particolare ad essere criticate dagli ‘scissionisti’ sono la decisione di abbandonare la legge sullo ius soli e quella sulla cannabis terapeutica, nonché l’alleanza con Alfano per le elezioni siciliane.

Cecilia Carmassi

Chi se ne va Ad andarsene dal Pd, oltre a  Carmassi, ci sono anche Pierluigi Cristofani (direzione territoriale di Lucca); il segretario territoriale dei Giovani Democratici, Andrea Sarti; la portavoce delle donne Pd, Daniela Grossi; l’ex consigliere comunale e membro della direzione territoriale Emanuela Bianchi: il segretario dell’Oltreserchio, Giancarlo Longhi e il segretario di Pieve Fosciana Alfredo Guglielmi, ai quali si aggiungono altri iscritti: il consigliere comunale di Pescaglia, Claudio Simi; Renza Borselli (membro della commissione di garanzia del Pd territoriale); Silvano Papini (Comitato StosulSerchio); Rosano Paoli; Stefano Marcinnò; Viviana Guglielmi; Chiara Cristofani ed Elena Baroni, per un totale di 15 membri del Partito democratico. Al momento, nella lista di coloro che decidono di intraprendere un’altra strada che li porta lontani dal Pd, non ci sono consiglieri comunali di Lucca, pertanto questa decisione non dovrebbe avere ricadute dirette sull’amministrazione del capoluogo. «Per chi ci ha creduto, oggi è un giorno difficile – ha detto Carmassi, parlando della scelta di lasciare il Partito democratico –. Vogliamo dare un segnale per far capire che margini per rimanere non ce ne sono più. Questa fine segna per noi un nuovo inizio: continueremo a servire il territorio».

Chi resta Intanto si sta per aprire la fase congressuale e tutto si sta svolgendo secondo i programmi. Non ci sono state infatti sorprese dal punto di vista delle candidature che hanno rispettato i pronostici e che vedono Mario Puppa, sindaco di Careggine e consigliere provinciale, in corsa per la guida del Pd Territoriale, mentre il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Lucca e consigliere provinciale, Renato Bonturi, è il candidato per la guida del Pd lucchese. Candidature ‘solitarie’ per le quali si è registrata la massima convergenza e che dovrebbero riuscire a unire le varie anime del Pd.

 

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