«Non ho il sedere attaccato alla poltrona, sono disponibile a confrontarmi con chiunque sappia dimostrare di avere un maggiore consenso». Così il sindaco di Siena Bruno Valentini (Pd), tuttora in carica, annuncia la propria autocandidatura in vista delle elezioni amministrative al Comune di Siena. «Non ci sarà una candidatura senza o contro il Pd», spiega Valentini specificando però che sta lavorando «ad una coalizione più ampia del centrosinistra». «Oggi – prosegue – la mia candidatura è apprezzata dalla città e il candidato sindaco, specie al secondo mandato, non lo scelgono i vertici del partito; nel Pd eventualmente si passa dalle primarie» sottolinea il sindaco di Siena che poi aggiunge: «Non si vince senza o contro il Pd. Ma non si vince neanche senza o contro Valentini».
Forte del primo mandato Valentini si dice «forte dei risultati conseguiti al primo mandato» evidenziando come siano stati potenziati i servizi senza andare a “frugare” nelle tasche dei cittadini e poi rincara: «Per il 2018 abbiamo previsto un piano di investimento da 50 milioni, per la prima volta è aumentata la popolazione residente e il reddito medio annuo di ogni cittadino (circa 27mila euro ndr) è tra i più alti in Italia».
L’apertura a Sportelli e la sportellata ai 5 stelle L’obiettivo di Valentini è dunque chiaro, per sua stessa ammissione «rigenerare un progetto di civismo di centrosinistra guardando anche oltre le forze politiche». Il riferimento è a tutto il mondo dell’associazionismo, politico e non, a tutti gli elettori Pd con il mal di pancia e ai riformisti. Ma c’è di più: Valentini strizza l’occhio anche ad un attuale candidato, Massimo Sportelli, e si dice pronto ad una condivisione d’intenti e di programma. «Voglio gettare le basi per un ponte con l’area Sportelli e quelle forze di centrosinistra che lo sostengono» annuncia il sindaco di Siena spiegando come «sarebbe interessante stabilire un dialogo sui contenuti programmatici» senza aspettare il valzer dell’eventuale ballottaggio. Nel bacino elettorale dove Valentini vuole intercettare voti, magari insieme a Sportelli, ci sono anche i simpatizzanti pentastellati «approfittando – dice – del fatto che a Siena il Movimento 5 Stelle è impalpabile e pieno di contraddizioni».
Scaricabarile Obiettivo chiaro dunque: alle prossime elezioni rappresentando l’elettorato Pd, l’ampio ventaglio dei dem con il mal di pancia e tutte le associazioni o movimenti politici che sono a sinistra del partito di Renzi. Tradotto: la palla passa al Pd che, caduto nelle sabbie mobili dell’immobilismo e delle lotte interne, rischia di sprofondare nel non consenso. Anzi, proprio i vertici comunali del partito avrebbero incontrato ieri più o meno segretamente alcuni rappresentanti di quel civismo di centrosinistra a cui Valentini fa riferimento. A loro sarebbe stato richiesto di indicare un nome forte per “scansare” Valentini dalla corsa a sindaco. Risposta? Valentini è un problema vostro, tocca a voi risolverlo.