«Non ci sono novità sui recenti casi di meningite registrati in regione, stiamo monitorando». Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi commentando i recenti casi di meningite avvenuti in Toscana. «La ragazza di Santa Maria Nuova sembra stabile – ha aggiunto -, mentre credo che siano ancora critiche le condizioni della persona ricoverata a Prato. Continuiamo il nostro lavoro sul fronte delle vaccinazioni, sul fronte del reperimento delle dosi di vaccino sul mercato internazionale, abbiamo allargato le vaccinazioni a tutte le aziende sanitarie, anche agli studenti che sono presenti sul territorio della Toscana, in modo da ampliare il più possibile le persone che sono da vaccinare. Stiamo in contatto costante con l’Istituto superiore di sanità sia per valutare il fenomeno, che per valutare ulteriori interventi. Abbiamo un rapporto continuo, ad horas con Aifa sul fronte dei vaccini e anche col ministero della Salute».
Vaccini agli ultra 65enni: «Non sono mai stati testati» Ma sono previsti vaccini gratuiti anti meningite anche per anziani? «Sopra i 65 anni facciamo firmare un’impegnativa, perché non sono testati i vaccini sopra una certa età –ha aggiunto l’assessore – Questo è il motivo per cui abbiamo inserito un co-payment. Non è detto che non siano efficaci, ma non abbiamo la certezza, non sono stati testati. Per il momento la vaccinazione la facciamo gratuita nella fascia dell’età per la quale sappiamo che il rapporto costo-beneficio è massimo, in valore assoluto. Adesso stiamo valutando in relazione all’alto consumo di vaccini se abbassare il ticket per le persone sopra i 45 anni, comunque è possibile vaccinarsi presso i centri delle aziende sanitarie, pagando un co-payment su cui stiamo valutando un’eventuale diminuzione».
Reperibilità vaccini: «Le aziende produttrici hanno tarato il consumo su situazioni normali» «Siamo abbastanza tranquilli, ci siamo mossi per sempre, le quantità di vaccino che ci sono dovrebbero, per le notizie che abbiamo, dovremmo stare tranquilli –ha spiegato Saccardi – È una situazione assolutamente eccezionale anche per i produttori di vaccino, che avevano tarato la loro produzione sulla base del consumo presumibile. Se si pensa che il consumo presumibile era di 30 mila dosi in Toscana e nel 2015 ne sono stati consumate 400 mila e nel 2016 in un mese già siamo a 50 mila dosi è evidente che siamo di fronte a un fenomeno assolutamente imprevedibile che ha lasciato e messo in difficoltà le aziende che producono il vaccino medesimo che avevano tarato il consumo su una situazione di normalità, ma siamo in una situazione di assoluta eccezionalità. E, quindi, è evidente che ci stiamo attrezzando a far fronte alla situazione di eccezionalità. Però devo dire che tutti sono pronti a darci una mano, quindi sono convinta che non avremo problemi».