In Toscana potrebbero arrivare presto 300-350 milioni di euro per nuovi investimenti su viabilità e difesa del suolo. E’ questo il cuore del patto per la Toscana concordato nelle scorse ore dal presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi con il Premier, Paolo Gentiloni al termine di un incontro a Palazzo Chigi. «Abbiamo parlato dei problemi della Toscana, di alcune emergenze e concordiamo sull’obiettivo di firmare presto, entro qualche mese, a fine primavera il patto per la Toscana che preveda l’utilizzo delle risorse del fondo nazionale per lo sviluppo e coesione non ancora utilizzati» ha chiarito Rossi. La Toscana, «punta a qualcosa come 300, 350 milioni che, uniti a quelli già spesi e già impegnati, potrebbero dare risposta a vari problemi di investimenti come viabilità, assetto idrogeologico e mantenere un livello di impegni nella nostra regione sufficientemente adeguato».
Gli altri temi Rossi e Gentiloni hanno poi affrontato anche il nodo della Tirrenica sul quale Rossi ha annunciato che incontrerà il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio la settimana prossima. Altro tema sul tavolo, è stato la lotta all’evasione. «C’è la possibilità per la Toscana di dare un contributo per la lotta all’evasione sulla base di un progetto mirato – ha rilevato Rossi -, ottenendo anche una percentuale del recupero Iva. Vorrebbe dire poter contare su maggiori risorse e dare soprattutto equità, il che andrebbe a favorire ancora nuovi investimenti nella nostra regione». Questa iniziativa potrebbe essere messa a punto «entro l’estate. Ci stiamo ragionando – ha puntualizzato il governatore-. Sarebbe tra l’altro il primo caso a livello nazionale». Con Gentiloni, il confronto si è allargato anche ai temi della crisi aziendale della Grandi Molini di Livorno e dei «gravi ritardi» dell’imprenditore algerino Rebrab nell’implementare gli investimenti promessi sulle acciaierie di Piombino.