Una manifestazione nazionale per chiedere la riscrittura delle regole per tutti i Comuni e ribadire l'assoluta insostenibilità e in gestibilità tecnica dell'estensione del patto di stabilità ai Comuni tra 1000 e 5000 abitanti e chiedere la sua cancellazione. Con queste motivazioni l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) ha indetto per il 21 novembre a Milano una mobilitazione straordinaria.
 
Prospettiva insostenibile «L'applicazione del patto di stabilità anche ai piccoli Comuni (quelli compresi tra i 1000 ed i 5000 abitanti), prevista a partire dal 1 gennaio 2013, è una prospettiva insostenibile – dichiara Graziano Delrio, presidente ANCI – non solo per il sacrificio finanziario richiesto ma anche per la sua irragionevolezza e ingestibilità tecnica se applicato a bilanci di entità ridotta, estremamente rigidi e con una dipendenza quasi totale da fonti esterne per cio’ che riguarda gli investimenti.
 
Risposte urgenti «I piccoli Comuni – aggiunge Mauro Guerra, coordinatore nazionale piccoli Comuni ANCI – sono nella impossibilità di governare ragionevolmente i flussi di cassa così come richiesto dal patto di stabilità. Inoltre, gli stessi Comuni il prossimo anno saranno impegnati a costruire le gestioni associate obbligatorie di quasi tutte le funzioni fondamentali. Un processo di per sé complesso, difficile e assolutamente incompatibile con la rigidità delle regole del patto di stabilità definite su ogni singolo ente. Tutto ciò, unitamente al devastante impatto recessivo e di blocco delle economie locali minori che queste misure produrrebbero, impone a Governo e Parlamento di riesaminare l'intera questione, scongiurando l'estensione del patto a partire dal 1 gennaio 2013. Non ci sottraiamo ai doveri di contribuire al risanamento della finanza pubblica – conclude Guerra – ma anche per questo chiediamo con forza, e lo faremo tutti insieme in piazza a Milano, che non si estenda l'applicazione di norme irragionevoli e dannose per la gran parte del Paese e delle economie locali. Occorrono risposte urgenti in questa direzione».