Era sfuggito ai più, vuoi per il Palio che prende giustamente su di sé tutta l’attenzione, vuoi per l’arrivo in Città di ministri e politici di livello nazionale che hanno preso la scena. Però nel pomeriggio del 2 luglio scorso, mentre sfilava per le strade della città il Corteo storico, in Palazzo Pubblico si sanciva l’alleanza del sud tra i primi cittadini di Siena, Arezzo e Grosseto.

Ora, una foto rende bene l’idea di quale il rapporto che si è  stretto tra Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo, Luigi De Mossi, sindaco di Siena e padrone di casa, e Antonfrancesco Vivarelli Colonna, primo cittadino di Grosseto. Tutti e tre eletti con un mix di civismo e partiti di centro destra e tutti e tre determinati a cambiare gli equilibri nella Toscana del sud.

In agenda per tutti ci sarà senz’altro il tema dei rifiuti, con la vicenda della commissariata Sei Toscana che da pochi giorni ha un nuovo presidente e i conti in profondo rosso, mentre Alessandro Ghinelli, presidente dell’Ato, nei mesi scorsi si era trovato più volte a scontrarsi pubblicamente con Bruno Valentini, poi c’è il tema sanità, e qui lo scontro si annuncia duro con la Regione Toscana visto che ormai l’azienda Usl sud est gestisce tutte e tre le provincie e si profila già il confronto duro per la riorganizzazione del servizio 118; sui trasporti, dove dal dicembre scorso è in vigore il contratto ponte e dal 1 luglio recente è entrata la “omogeneizzazione delle tariffe” che in larga parte ha significato aumenti notevoli dei biglietti e degli abbonamenti sul piano regionale, mentre è ancora sospeso l’affidamento del servizio ai francesi di Autolinee toscane per il ricorso al Tar della stessa Regione e l’appello al Consiglio di Stato che ha rinviato tutto alla Corte di giustizia europea.

In comune tra le tre aree c’è poi il tema dei servizi a rete, gas e energia e telecomunicazioni. Qui la situazione è già più omogenea e non dovrebbero esserci grandi stravolgimenti, con la presidenza affidata saldamente a Francesco Macrì che, con piglio dirigista, sta portando Estra verso la quotazione in borsa, ora momentaneamente sospesa per la volatilità del mercato. In questo caso a traballare sembra la poltrona dell’amministratore delegato, Alessandro Piazzi, da anni padre padrone e ora sempre più isolato politicamente. Vedremo se saprà resistere.

Sul tavolo, infine, anche il tema delle infrastrutture per quest’area vasta, ferrovie e strade. E chissà che magari non finiscano proprio i tre sindaci civici e di centrodestra a completare, e finalmente inaugurare, quella storia infinita che è la Strada 2 Mari che manca ancora di pochi chilometri per essere raddoppiata. Il Governo è amico e ormai non c’è che da fare l’ultimo miglio.