Una app per scoprire e riscoprire la Via Lauretana, che collega Siena a Cortona attraverso oltre 100 km di natura incontaminata, tra le Crete Senesi e la Valdichiana, legando simbolicamente anche i due Santi Patroni d’Italia (Santa Caterina e San Francesco). A presentarla, in qualità di Comune capofila, Siena.

L’assessore Tirelli: «I cammini storici rispondono a un turismo green e religioso su cui crediamo» «La ripartenza di un settore strategico come quello turistico – ha dichiarato l’assessore al turismo del Comune di Siena Alberto Tirelli – non può prescindere dalle nuove tecnologie e da applicativi che offrano servizi di facile utilizzo, veloci e pratici, per invogliare i visitatori, sempre più esigenti, a vivere in modo organizzato queste bellezze. Uno strumento che si rivolge anche ai camminatori locali che a causa dell’emergenza Covid-19 stanno riscoprendo sempre più i luoghi a loro vicini. Ringrazio la Regione non solo perché ci ha supportato economicamente in questo progetto, ma perché ci ha stimolato a lavorare su app particolarmente innovative, nonché l’ufficio progetti sovracomunali e tutti i Comuni che hanno contribuito a sostenere in tutti i suoi aspetti l’iniziativa. Il nostro impegno è quello di continuare in questa direzione puntando su realtà strategiche valorizzate anche grazie alla rete perché i cammini storici rispondono a un turismo green e religioso su cui crediamo molto e che è sempre più di tendenza».

L’app nata su incarico del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università degli Studi di Firenze e co-finanziata dai sette Comuni della gestione associata della Via Lauretana: Siena, Asciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano e Cortona, sarà disponibile da metà agosto nei principali store on-line e ha lo scopo di migliorare e facilitare la riscoperta e il rilancio dell’antico percorso, in ottica 2.0, un altro gioiello del nostro territorio ricco di storia e cultura che attraversa paesaggi unici al mondo.  Costata complessivamente 14mila euro, offre al pellegrino, che vorrà cimentarsi con questo cammino recentemente riscoperto, e interamente segnalato a cura della Regione Toscana, tutta una serie di funzionalità.

Innocenti (Pangea): «Infrastruttura digitale per conoscere il territorio» «E’una guida alla navigazione fisica, sensoriale e culturale del cammino dell’antica Via Lauretana Senese-Aretina – spiega Andrea Innocenti, titolare dell’azienda Pangea S.r.l. che ha realizzato l’app –  e si pone come infrastruttura digitale utile ad approfondire la lettura del territorio e del paesaggio. Oltre a fornire tutte le informazioni di base sul cammino (numeri utili, segnalazioni d’emergenza), consente di scegliere le tappe sulla base delle proprie esigenze. Con le mappe gps interattive e restituite su base di foto satellitari è in grado di fornire suggerimenti specifici sui luoghi in cui fermarsi a contemplare, degustare, apprendere. Un’ampia sezione di contenuti, testuali e audio, sulla storia della via, con un focus dettagliato sugli aspetti storico-culturali del paesaggio percorso e delle sue varie componenti, dal borgo alla singola architettura, permette un livello di conoscenza ancora più ampio e completo. Anche grazie alla parola e al racconto diretto di una selezione di agricoltori custodi del cammino».

Tapinassi (Regione Toscana): «Tradizione e cambiamento per rinascita tiristica» «Abbiamo cominciato prima delle altre a ragionare sul turismo slow e di come realizzare una rete di cammini da mettere sul mercato turistico, e non solo per far conoscere luoghi ma nche uno stile di vita – aggiunge Francesco Tapinassi, dirigente regionale del settore turismo, commercio e servizi -. E’ una sfida importante con interesse, anche mediatico, molto alto, per questo è utile proseguire con un progetto così ambizioso. In quest’ottica stiamo lavorando nell’ambito dell’osservatorio turistico regionale per una governance con strumenti snelli e con un focus sui cammini e il turismo slow. Visit Tuscany, il sito ufficiale della Destinazione Toscana, avrà anche una sezione ad hoc sui cammini. In aggiunta a tutto questo, abbiamo regolamentato e definito cose è un cammino. Vogliamo poi riempire i contenuti del Prodotto Turistico Omogeneo con specifiche indicazioni turistiche dedicate ai cammini. In aggiunta, contribuire per una definizione turistica più integrata tra pubblico e privati che deve passare assolutamente attraverso i mezzi tecnologici. Un punto che ritroviamo anche nello stesso concept studiato da Toscana Promozione Turistica, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana: “Rinascimento senza fine”. Una grande tradizione, ma anche una voglia di cambiamento per un’efficace promozione turistica».