Nuova svolta per gli enti locali: anche i centri per l’impiego passano di mano, dalle Province alla Regione. Dopo l’approvazione dello schema di convenzione con il Ministero (valido in tutta Italia) proposto dal governatore Enrico Rossi, la Toscana è pronta a firmare il suo accordo e sarà, con ogni probabilità, la prima in Italia. L’obiettivo – spiega la Regione Toscana – rimane la creazione di un’agenzia regionale, proprio per legare assieme formazione e servizi per il lavoro. Nella fase transitoria dei prossimi due anni, in attesa della conclusione del dibattito sulla riforma costituzionale e dell’autonomia speciale sui servizi per il lavoro, che la Toscana si è già detta pronta e interessata a richiedere, la scelta sarà però un’altra. «Daremo vita – spiega l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli – ad una struttura interna dedicata, con una sua direzione e l’assegnazione temporanea dei dipendenti delle Province». Infatti la normativa nazionale non prevede in questa fase la possibilità, che la Regione Toscana avrebbe invece voluto, di un passaggio diretto dei dipendenti delle Province alla Regione ma solo forme di utilizzo del personale.
Come garantire la continuità lavorativa ai dipendenti I dipendenti interessati sono 416 lavoratori a tempo indeterminato. Per i 93 a tempo determinato e i circa cinquecento che lavorano per le aziende che hanno in appalto i servizi sono invece stati stanziati 15 milioni sufficienti a garantire il rinnovo dei contratti per tutto il 2016. «In questo modo – prosegue Bugli – saremo in grado di garantire continuità ai servizi e a chi ci lavora, che sono un migliaio di persone». Il passaggio di gestione è atteso per i primi di gennaio. Nel corso del 2016, poi, la Regione lavorerà comunque anche ad una gara per riunificare tutti gli attuali appalti, con un trattamento uguale e uniforme per tutti ed un’unica gara.