Una tradizione che si rinnova, rombi di motore e vetture storiche che sfrecciano per tutta la Toscana. È la carovana della Mille Miglia che sabato 21 maggio tornerà a percorrere il Granducato, tra paesaggi unici, carichi di fascino e di storia.
Il percorso Come tradizione, la corsa (che inizia e finisce a Brescia dopo 4 giorni di tragitto per mezza Italia) passa dalla Toscana dopo il giro di boa a metà gara a Roma. E’ la terza tappa. Dalla capitale si arriva alla Valdorcia percorrendo la Cassia: per cui Radicofani e San Quirico saranno le prime cittadine toccate. Poi il passaggio da Buonconvento e quindi l’arrivo a Siena, in Piazza del Campo, per un appuntamento unico e immanabile. Sia per i collezionisti che prendono parte alla Mille Miglia che per i turisti e visitatori che attendono in nella celebre piazza senese il passaggio delle storiche vetture. La corsa si sposta in Val d’Elsa per poi arrivare a Firenze e, in particolare, a Piazzale Michelangelo. La carovana attraverserà il cuore della città gigliata prima di dirigersi verso gli Appennini e i passi della Futa e della Raticosa, «teatro di epiche imprese degli assi del volante», viene spiegato dallo staff Mille Miglia.
La storia Un rapporto che viene da lontano e un amore eterno quello della Mille Miglia per la Toscana. Sin dalle prime edizioni degli anni ’20 del XX secolo, le auto in gara attraversavano il territorio. Seppur in maniera opposta. Così Giovanni Lurani (1905-1995), noto giornalista e pilota d’auto da corsa ha descritto il passaggio della Mille Miglia in Toscana nel suo libro “La storia della Mille Miglia”. «Da qui, si scendeva verso il centro storico di Firenze, dove il controllo, dopo la discesa del Pratolino, era posto sul Piazzale Michelangelo; quindi Siena, dove sotto le mura erano allestiti i punti di rifornimento. La cavalcata proseguiva incontrando poi quello che Lurani definisce il «torvo passo di Radicofani». Bizzarra questa definizione, dovuta probabilmente alla desolazione del luogo. Oggi, quando non sono molte le zone scampate al progresso, la rocca medievale e la tortuosa strada che scende (in senso opposto a quello percorso da Lurani) verso la valle del fiume Orcia sono uno dei tratti più amati dai concorrenti della Mille Miglia, per il fascino del paese e la bellezza della tortuosa strada tra le colline. A San Quirico d’Orcia, con il tracciato che come allora attraversa la caratteristica via centrale del paese, si trova il famoso ponte, ritratto in mille fotografie, dove sull’argine in mattoni scuri gli appassionati scrivevano a grosse pennellate bianche gli incitamenti alle marche delle vetture in gara. Con simpatica iniziativa, i cittadini di San Quirico rinfrescano queste scritte ogni anno».