È straniera la metà delle neomamme che nel 2016 hanno partorito all’ospedale Santo Stefano di Prato. Secondo i dati forniti della Asl Toscana centro, la percentuale delle mamme di nazionalità italiana si è ridotta al 50,4% a fronte del 54,6% del 2015. Nel territorio della Asl Toscana centro, a cui fanno riferimento Firenze, Prato e Pistoia, nel 2016 sono nati 9.010 bimbi, tra cui 4.543 fiocchi azzurri e 4.467 quelli rosa. L’ostetricia dell’ospedale di Prato si conferma il primo punto nascita, con 2.502 nati nel 2016, in lieve aumento rispetto ai 2.444 del 2015. Nel complesso, l’andamento della natalità è tuttavia negativo: nel 2012 il tasso di natalità a Prato era di 9,7 bambini per mille e in Toscana di 8,5 per mille. La provincia di Prato continua comunque ad avere un valore lievemente superiore (8 per mille) a quello della regione (7,3 per mille).
In calo i parti da mamme italiane La riduzione del numero dei parti nel pratese coinvolge soprattutto le donne italiane. I parti delle mamme italiane sono infatti passati da 1.334 nel 2015 a 1.261 nel 2016 (-73), mentre per le mamme straniere i parti sono aumentati da 1.110 a 1.241 (+131). Sul fronte dell’assistenza alla donna in gravidanza, spiega la Asl, nel 2016 a Prato «9 donne su 10 hanno seguito il protocollo regionale per la gravidanza fisiologica», e «il 94,4% delle donne si sono sottoposte alla prima visita entro il primo trimestre». Il 19,6% dei parti è avvenuto mediante taglio cesareo, confermando, spiega la Asl, «anche per il 2016 un ricorso al taglio cesareo minore rispetto a quello della Toscana (26,5%), a sua volta tra i valori più bassi in Italia (35,5%), sebbene al di sopra dello standard internazionale raccomandato dall’Organizzazione mondiale di sanità (15%)».