La letteratura è conoscenza, viaggio, emozioni, scoperta di se stessi, degli altri e del mondo. Ne troveremo conferme anche in questa rubrica che, settimanalmente, proporrà frammenti d’autore. Un piccolo “manuale d’uso” per i nostri giorni comuni e, soprattutto, per i sentimenti che dentro quei giorni abitano.
Nei giorni scorsi ci ha lasciati Nadine Gordimer (1923-2014), la scrittrice sudafricana, premio Nobel, che sfidò l’apartheid e che lottò al fianco di Mandela per un Sudafrica libero. Al tema dell’apartheid dedicò molti scritti tra cui il romanzo Ora o mai più (2012).
Esiste un’Era del Pleistocene, un’Era del bronzo, un’Era del ferro. Sembrava che fosse finita un’Era. Di certo niente meno che una Nuova Era quando la legge non viene promulgata in base a una pigmentazione, quando tutti possono vivere, andare e lavorare ovunque vogliano in un paese che appartiene a loro in comune. Un documento dal titolo convenzionale di “Costituzione” ha spalancato le porte. Solo un vocabolario grandioso può contenere il significato per i milioni a cui non era riconosciuto alcuno dei diritti racchiusi nella parola libertà.
[Nadine Gordimer, da Ora o mai più]