La letteratura è conoscenza, viaggio, emozioni, scoperta di se stessi, degli altri e del mondo. Ne troveremo conferme anche in questa rubrica che, settimanalmente, proporrà frammenti d’autore. Un piccolo “manuale d’uso” per i nostri giorni comuni e, soprattutto, per i sentimenti che dentro quei giorni abitano.
Amos Oz, scrittore israeliano, è un autorevole sostenitore della “soluzione dei due stati” nel conflitto arabo-israeliano. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera nell’ottobre del 2007 ebbe a dire di avere una verità assoluta: che sia sempre un male infliggere dolore a qualcuno … il resto è relativo. I dieci comandamenti potevano essere riassunti in questa sola verità.
L’uomo, mio caro, è un paradosso. Una creatura assai bizzarra. Ride quando c’è da piangere, piange quando gli converrebbe ridere; vive senza cervello e muore senza voglia.
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Non importa bambino, la pioggia passerà, l’inverno passerà; noi dormiremo come le tartarughe e poi ci alzeremo e pianteremo verdura. Saremo solo buoni, e vedrai che andrà tutto bene.
[Amos Oz, dal romanzo Fima]